08 marzo 2021, ore 15:00 , agg. alle 16:34
Secondo un sondaggio di ScuolaZoo, realizzato su un campione di 13mila studenti, quest’anno studenti e ministro sono d’accordo: in queste condizioni, con le scuole che aprono e chiudono di settimana in settimana, 9 studenti su 10 dicono che è giusto fare un esame solo orale e non prevedere parti scritte: dal tema di Italiano alle prove di indirizzo
Parte ufficialmente il countdown per l’esame di Maturità, che prenderà il via il 16 giugno e riguarderà mezzo milione di studenti italiani. Niente feste e riti scaramantici, che quest’anno si svolgono solo “a distanza”, esattamente come lezioni, conferenze, verifiche e interrogazioni nelle scuole ancora chiuse per la pandemia.
Gli studenti approvano la scelta del Miur di fare un maxi orale
Secondo un sondaggio di ScuolaZoo, realizzato su un campione di 13mila studenti, quest’anno studenti e ministro sono d’accordo: in queste condizioni, con le scuole che aprono e chiudono di settimana in settimana, 9 studenti su 10 dicono che è giusto fare un esame solo orale e non prevedere parti scritte: dal tema di Italiano alle prove di indirizzo.
I “100 giorni” segnati dalla pandemia: niente feste
Il portale Skuola.net ha intervistato 1.500 studenti che si preparano alla Maturità 2021 e che, all’unisono, dicono: quest’anno c’è ben poco da festeggiare, soprattutto dove il virus corre a maggior velocità. Fra gli abitanti delle zone con un maggior numero di restrizioni, infatti, solo 1 giovane su 10 celebrerà i “100 giorni” dalla Maturità in modo tradizionale. Dove, invece, le regole sono meno stringenti, il numero sale a 1 su 4, ma saranno moltissimi gli studenti che “celebreranno” questi cento giorni dall’esame con meno entusiasmo. Addirittura, uno studente su due non sapeva o non ricordava questa “scadenza“ da sempre molto sentita dai ragazzi, preso dalle lezioni online, dai turni ora in presenza ora a casa.
Come sarà l’Esame di Maturità 2021?
Quest’anno, la Maturità comincerà il 16 giugno. L’esame, vista l’eccezionalità dell’anno scolastico che studenti e professori vivono, prevede un colloquio orale, a partire dalla presentazione di un elaborato che sarà assegnato dai consigli di classe (entro il 30 aprile), sulla base del percorso svolto. Sarà un elaborato in linea con le discipline che caratterizzano i singoli percorsi di studio. La partecipazione alle prove Invalsi, come già sperimentato nel primo ciclo, non sarà requisito di accesso all’Esame. I crediti scolastici peseranno fino a 60 punti, 40 sarà invece il punteggio massimo ottenibile all’orale. Il voto finale resta in centesimi, sarà possibile ricevere la lode. La commissione d’esame sarà interna, con un Presidente proveniente da altri istituti.