Maturità, il Ministro Valditara a RTL 102.5: “L’esame non è difficile. Le tracce del tema sono interessanti e abbordabili”

Maturità, il Ministro Valditara a RTL 102.5: “L’esame non è difficile. Le tracce del tema sono interessanti e abbordabili”

Maturità, il Ministro Valditara a RTL 102.5: “L’esame non è difficile. Le tracce del tema sono interessanti e abbordabili”   Photo Credit: Agenzia Fotogramma


19 giugno 2024, ore 08:36

“I giovani alle prese con i social, che hanno influenza negativa”

Il Ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, è intervenuto nel corso di ‘Non Stop News’, su RTL 102.5, appena prima dell’apertura delle buste, per un breve messaggio agli studenti italiani, che oggi affrontano la prima prova della maturità.

«I ragazzi devono affrontare questa maturità con serenità. Lo stress è il nemico peggiore per una buona riuscita dell’esame. Devono dimostrare di aver compreso il senso di quello che hanno studiato in questi anni. Per quanto riguarda l’orale, sarà un colloquio in cui non ci sarà un’interrogazione di tipo nozionistico. Certo, i docenti faranno delle domande, ma quello che è importante è che i ragazzi sappiano fare dei collegamenti e, soprattutto, dimostrare di aver appreso il senso degli studi fatti, ciò che la scuola e il percorso scolastico hanno dato loro nelle varie discipline. Penso poi che debbano anche scoprire con entusiasmo i talenti e la bellezza che hanno dentro di sé, perché ogni giovane ha una ricchezza. Devono convincersi che ogni giovane ha delle straordinarie potenzialità. Che le esprimano, le tirino fuori, con la convinzione che ce la possono fare perché a ognuno di loro è offerta la possibilità, anche dai commissari, di dimostrare il proprio valore. Questo è un momento di passaggio dall’adolescenza, da una vita spensierata, a costruirsi il proprio futuro. L’università e il lavoro sono scelte importanti che vanno fatte con grande consapevolezza».

LE TRACCE

«Le tracce saranno interessanti e abbordabili. Credo che non ci saranno traumi o particolari preoccupazioni al termine di questi elaborati. I ragazzi devono, prima di scrivere, riflettere, usare la brutta copia per impostare il ragionamento e poi esprimere i propri sentimenti, cercando soprattutto di cogliere il significato profondo delle tracce».

LA LOTTA AI “DIPLOMIFICI”

«Questo è più grande piano ispettivo lanciato dal Ministero. Abbiamo riscontrato delle irregolarità particolarmente gravi. In alcuni casi, è stata coinvolta anche la Guardia di Finanza per ulteriori accertamenti e, nei casi più gravi, laddove ci fosse ipotesi di reato, sono stati inviati gli atti alla Procura della Repubblica. Abbiamo ampliato questo percorso con un protocollo d’intesa con la Guardia di Finanza e poi abbiamo approvato in Consiglio dei Ministri una serie di norme importanti. Per la prima volta, vengono approvate norme legislative per stroncare il fenomeno dei "diplomifici". Non sarà più possibile fare quattro anni in uno, né sarà possibile creare più di una classe collaterale, ossia classi che si aggiungono alla prima e consentono a un istituto di passare da 10 iscritti a 400 all’ultimo anno. Poi, saremo più rigorosi per quanto riguarda gli esami di idoneità. I registri saranno elettronici. Una delle irregolarità riscontrate è quella di registri cartacei incompleti e manomessi. Affronteremo a 360 gradi quelle che da decenni sono le irregolarità più gravi che si riscontrano in questi casi».

LE PRIORITÀ DELLA SCUOLA ITALIANA

«Oggi dobbiamo motivare i ragazzi, che hanno talenti meravigliosi. Io insisto molto sulla personalizzazione: dobbiamo dare fiducia a questi ragazzi. È un momento di crisi, non solo per il passato isolamento dovuto al Covid, ma anche per l'influenza negativa dei social, con tanto tempo speso a chattare. Dobbiamo ridare entusiasmo ai giovani affinché ritrovino la bellezza dentro di sé. Questo è il primo scopo della scuola: dare a ognuno di loro la possibilità di realizzarsi, facendo in modo che ogni percorso scolastico sia di serie A, senza disparità tra regioni, periferie e centri città, italiani e stranieri, dal punto di vista della qualità dell'offerta formativa. Per questo motivo ho insistito molto sulla riforma dell'istruzione tecnico-professionale e sulle riforme avviate per dare maggiore valorizzazione ai ragazzi con disabilità. Abbiamo anche introdotto una riforma per l'insegnamento della lingua italiana agli stranieri. È per questo che ho voluto un'agenda sud e un’agenda nord, per dare ai ragazzi le stesse opportunità. Questi ragazzi hanno dentro di sé un'energia meravigliosa».

LA DIFFICOLTÀ DELL’ESAME

«Devo dire che una piccola selezione avviene con la verifica conclusiva, ossia l’ammissione. L’esame non è particolarmente difficile e quindi, da questo punto di vista, la maturità rappresenta più un passaggio e una conquista. Poi c’è una varietà di performance. Invito i ragazzi a non farsi condizionare dal voto: esso misura la preparazione in un determinato momento, ma non qualifica la persona. Conosco ragazzi che si sono diplomati con voti bassi e poi si sono laureati con 110 e lode. Quindi, ragazzi, andate tranquilli, con entusiasmo, date il meglio di voi e cercate di esprimere il senso di ciò che la scuola vi ha dato in questi anni».


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