Maturità, studenti in protesta al Ministero ma il ministro Bianchi non torna indietro
Maturità, studenti in protesta al Ministero ma il ministro Bianchi non torna indietro
11 febbraio 2022, ore 19:30
A viale Trastevere una delegazione di alunne e alunni è stata ricevuta dal ministro
A quattro mesi dall'inizio degli esami di maturità alcune delegazioni di studenti tornano a manifestare contro le nuove modifiche dell'esame di Stato. Le proteste sono partite ormai diverse settimane fa, dopo che il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi ha annunciato il ritorno delle due prove scritte nel segno del "ritorno alla normalità". Una notizia comunque non digerita da parte delle studentesse e degli studenti italiani, che anche oggi si sono dati appuntamento di fronte al Ministero dell'Istruzione a Viale Trastevere chiedendo un incontro al ministro Bianchi.
Le proteste
Il presidio di fronte al Ministero, organizzato dalla Rete degli studenti medi, ha visto diverse alunne e alunni partecipare chiedendo "un cambiamento" dell'esame di maturità. Secondo i ragazzi il ritorno delle prove scritte non tiene conto delle difficoltà che tutto il mondo della scuola ha affrontato dall'inizio della pandemia a questa parte. "Siamo scesi in piazza per chiedere la modifica dell'esame, ma nessuno ci ha ascoltato" ha commentato un portavoce del movimento.
Nessun passo indietro
Dopo le proteste di viale Trastevere gli studenti hanno ottenuto un incontro con il ministro Patrizio Bianchi per portare avanti le loro istanze: no alla seconda prova scritta e maggior punteggio destinato al colloquio orale a partire dall'elaborato, lo stesso protagonista degli esami degli ultimi due anni. La delegazione ricevuta al Ministero fa sapere però che Bianchi non farà passi indietro, dunque le modifiche all'esame entreranno in vigore. "Continueranno la mobilitazione contro questa decisione calata dall'alto" hanno poi dichiarato alcuni studenti.
Ritorno alla normalità?
È stato proprio il ministero a diffondere inoltre alcuni numeri legati al rientro delle studentesse e degli studenti in aula, abbandonando la didattica a distanza sperabilmente una volta per tutte. Nel periodo tra il 31 gennaio e il 5 febbraio le classi in presenza sono state l'88% del totale. Dal monitoraggio sull'andamento pandemico in ambito scolastico effettuato da viale Trastevere, sul campione rilevato il 93% del personale docente e il 95% del personale ATA è risultato in servizio in presenza. I dati non tengono comunque ancora conto delle nuove misure per la gestione dei casi di positività entrate in vigore lo scorso sabato 5 febbraio, a fine rilevazione.