Maurizio Martina, In nuovo governo mi piacerebbe ancora ministero delle Politiche Agricole

Maurizio Martina: "In nuovo governo mi piacerebbe ancora ministero delle Politiche Agricole"

Maurizio Martina: "In nuovo governo mi piacerebbe ancora ministero delle Politiche Agricole"


05 febbraio 2018, ore 10:31

Il vicesegretario del Pd è stato ospite in Non Stop News

"Non ho la sfera magica, e non vorrei buttare giudizi sulle persone che poi risulterebbero strampalati, ma è certo che Paolo Gentiloni è una personalità di primissimo piano nella nostra squadra per il ruolo che ha giocato, per come sta giocando il suo profilo in questo momento per quello che ha fatto”. Risponde così il ministro delle Politiche Agricole e vicesegretario del Pd, Maurizio Martina,  alla domanda di Pierluigi Diaco su Gentiloni ancora premier con una vittoria del centrosinistra, durante Non Stop News, la trasmissione d' informazione condotta con Fulvio Giuliani e Giusi Legrenzi, in onda su RTL 102.5 e in Radiovisione sul canale 36 del Dt e sul 750 di SKY. Poi rivela: “Non posso negare che mi piacerebbe continuare il lavoro al Ministero delle Politiche Agricole, che è stata la mia passione per anni. Dopodiché non metto la mia persona davanti alle cose, ho anche un senso del limite e mi piacerebbe continuare a seguire l'agroalimentare dove abbiamo fatto tante cose. Ma in questo momento deve prevalere la ragione del Pd".   

Poi Martina ha fatto il punto sull'immediato: "Da qui al 4 marzo bisogna lavorare per far vincere il Pd”. Nessuna ipotesi di alleanza nel caso in cui non si raggiungesse il 25%? ”Tra noi , la destra e il Movimento cinque stelle ci sono grandissime differenze., risponde Martina "Io dico che deve vincere un centrosinistra alternativo a destra e M5S, non possiamo dialogare con chi vuole dazi e la flat tax e non  credo alla deriva sui temi dell'immigrazione, come sta accadendo a Macerata.  Dal centrodestra ne spareranno altre nelle prossime ore. Quando discutiamo di immigrazione dobbiamo ricordare che  in questi anni abbiamo gestito grande parte del fenomeno che è questione complessa, una questione geo- politica. Contano le cose fatte per esempio da Minniti che non ha certo mai negato il problema e lo ha gestito. Dobbiamo sicuramente   e io preferisco chi costruisce una risposta in più, con qualche aggettivo in meno soluzioni  e non spara post su Fb per far paura. Tra l'altro il centro-destra al governo no regolato il fenomeno, lo ha sregolato, Il centrodestra al governo  ha fatto la più grande sanatoria "

Il vice-segretario del Pd racconta di essere stato ieri a Macerata per testimoniare la propria vicinanza alla popolazione della cittadina  marchigiana: "Conosco bene questa città che frequento da anni:  era  doveroso andarci.Ho constatato che c'è stata capacità e fermezza da parte del sindaco che ha gestito un'emergenza come quella di sabato, ottimo il lavoro fatto con le forze dell'ordine di tenuta. Siamo andati andati per portare vicinanza  a donne e uomini del Pd, colpiti." Bisogna affrontare il disagio che c'è e la torsione xenofoba che c'è nel Paese", sottolinea Martina che aggiunge di guardare con preoccupazione alla svolta salviniana di Berlusconi riguardo al tema dell'immigrazione: "Un uomo del Partito popolare europeo come teoricamente Berlusconi dovrebbe essere  non può utilizzare argomenti propagandistici come Marine Le Pen o Matteo Salvini.  Non si possono usare termini estremistici . Gli estremisti non risolvono problemi ma lo fanno le forze più responsabili,  che non accendono il fuoco, guardano il tema e lo risolvono. Berlusconi ha fatto operazione elettorale, si è consegnato mani e piedi a Salvini". 

 Sulla politica fiscale futura e la promessa di abbassare le tasse, a Giusi Legrenzi che chiede  se è un'ipotesi praticabile,   Martina risponde che la pressione fiscale in questi 3 anni di governo del centrosinistra è diminuita di un punto e mezzo. non ci sono bacchette magiche: "dico no alla flat tax perche quando il 50 per cento del beneficio fiscale di quella proposta va a vantaggio del 5 % dei contribuenti, non ci sto", spiega Martina che poi aggiunge:" Penso che si debba dare alle famiglie.La nostra proposta è chiara : assegno universale modulare per età e per numero di figli. Le risorse ci sono e sono pari a quelle che abbiamo impegnato in questi anni, mentre quando la destra e il M5S devono spiegare come finanzieranno le loro proposte, dicono vagamente che o recuperano con evasione fiscale o con tagli: "la flat tax" Io non sono d'accordo con proposta che farebbe diminuire pressione a chi oggi paga il 43% pagherebbe il 23% mentre chi è operaio e paga oggi meno del 23% con le detrazioni pagherebbe il 23% e per me è un'iniquità"  Infine , sollecitato da Fulvio Giuliani,  sulle critiche arrivate al governo Renzi, in particolare da Beppe  Sala sindaco di Milano, Martina ha risposto: " E' giusto che ciascuno esprima le proprie idee.   Non dobbiamo avere timore dei giudizi di Beppe Sala, che ha avuto un ottimo rapporto con il governo che è stato sempre positivo sia quando c'era Renzi sia ora con Gentiloni. Non vedo il problema, come in tutte le squadre ci sono sfumature  ma siamo sempre uniti. Abbiamo fatto insieme lancio della campagna per Giorgio Gori, per la presidenza della regione Lombardia. "Nostalgia di Bersani, di D'alema, di quella sinistra radicale? " gli chiede Diaco: "Sono cresciuto con molte di quelle personalità, ma contesto le loro posizioni politiche che per esempio hanno contestato candidatura di Giorgio Gori, dicendo che non c'erano le condizioni per appoggiare la candidatura di Gori ma oggi lui se la gioca alla grnade contro un candidato come Attilio Fontana che usa toni non dovrebbero essere usati"

Su Grasso, che nei giorni scorsi ha attaccato sul voto al Pd, "se l' unico programma che ha Grasso è spararla contro il Pd,  questo è un problema per loro" . Su Di Maio, poi  Martina spiega "Non ha argomenti e  alza i toni sugli  impresentabili. Se vuole continuare a fare campagna di insulti, lo può fare ma la verità è che le liste del M5S sono piene di impresentabili. Avete presente Dessì quello che stava in una casa popolare senza averne i requisiti?" conclude Martina.