20 giugno 2019, ore 13:54
Presentato il nuovo allenatore dei Campioni d'Italia. Ho dato il 110% al Napoli e non ho tradito nessuno, pentito del dito medio, colpa di un gruppo di stupidi
"Arrivo alla Juventus con scetticismo come dappertutto, dall'Empoli al Napoli fino al Chelsea. Ma vengo dalla storia mia ed è anche giusto che ci sia un minimo di rancore e scetticismo. Io conosco solo un modo per togliere lo scetticismo dalla gente: vincere e convincere, andare in campo e fare un buono spettacolo". Lo ha dichiarato Maurizio Sarri nel giorno della sua presentazione da allenatore della Juve. "Da bambino ero tifoso del Napoli e lì ho dato tutto, dal punto di vista professionale e morale". Maurizio Sarri non rinnega il suo passato partenopeo. "Nell'ultimo mese - dice nel suo primo giorno da allenatore della Juventus - ho avuto dubbi, che la società mi ha tolto presentando Ancelotti. Non e' stata colpa della società, ma mia, perché il dubbio tra continuare o andare via era forte. Ho preferito andare all'estero, per non passare subito a un'altra italiana. Penso di avere rispettato tutti". "La mia filosofia resta la stessa, poi devo capire quanto posso portare e quanto va lasciato nelle mani dei giocatori e delle loro caratteristiche". Così il neo allenatore della Juventus, Maurizio Sarri, che ha aggiunto: "il mio modo di fare calcio è diverso, ma mi devo adattare e capire quanto il mio calcio può adattarsi alla Juve. Altrimenti diventa allenare se stessi. Se devo dire il mio parere vorrei vedere Pjanic toccare 150 palloni, ma bisogna vedere se si può mettere in condizione". "La tuta in campo? Parlerò con la società – ha scherzato Sarri - non lo abbiamo ancora fatto. Io preferirei non andare con la divisa sociale, chiaramente fuori dal campo indosserò la divisa sociale, c'è scritto nel contratto, in campo vediamo. L'importante e' che a questa eta' non mi mandino nudo...".