07 giugno 2022, ore 08:57
Si tratta di uno dei più imponenti sequestri di droga mai avvenuti in Europa. Se immessa sul mercato avrebbe fruttato ben 240 milioni di euro. Sono 38 le persone arrestate tra Italia. Slovenia, Croazia, Bulgaria, Olanda e Colombia. A svelare i segreti dell'organizzazione criminale il lavoro di alcuni agenti infiltrati
Uno dei più imponenti sequestri di droga mai avvenuti in Europa. I numeri dell’operazione di questa mattina della Guardia di Finanza, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, presso il tribunale di Trieste, sono impressionanti. Sono stati sequestrate ben 4,3 tonnellate di cocaina che se fossero state messe in commercio in Italia avrebbero fornito fino a 240 milioni di euro, più del doppio dei 96 milioni di euro che, si stima, l’organizzazione criminale abbia pagato per l’acquisto degli stupefacenti dai Narcos colombiani. Sono 38 le persone finite in manette tra Italia, Slovenia, Croazia, Bulgaria, Olanda e Colombia, tutte accusate di traffico internazionale di stupefacenti. Colpito in particolare il Clan del Golfo, il gruppo più importante tra i narcos colombiani che già circa un mese fa aveva visto l'estradizione negli Stati Uniti del suo capo, Otoniel, al secolo Dario Antonio Usuga David. Nel corso dell'operazione, oltre a diversi veicoli, tra cui un tir e un suv del valore di oltre 100mila euro, sono stati sottoposti a sequestro anche 1.850.000 euro in contanti.
I dettagli
Il blitz italiano ha coinvolto ben 60 finanzieri ed è il frutto della collaborazione della magistratura e della Polizia Colombiana, insieme all'Agenzia statunitense Homeland Security Investigations. Le indagini, durate oltre un anno e mezzo, hanno consentito di ricostruire la fitta rete di rapporti tra i produttori di cocaina sudamericani e gli acquirenti sul territorio nazionale ed europeo, facenti capo a gruppi della criminalità organizzata operanti in Veneto, Lombardia, Lazio e Calabria. Il lavoro degli investigatori ha permesso di individuare broker e grossisti e diverse persone incaricate del trasporto degli stupefacenti.
Gli agenti infiltrati
L’inchiesta ha visto la partecipazione di alcuni agenti che per mesi hanno lavorato sotto copertura e sono riusciti a infiltrarsi nel tessuto dell’organizzazione criminale. Nello specifico hanno simulato la gestione della parte logistica dei traffici. Così facendo, attraverso 19 consegne controllate consecutive, avvenute tra il maggio del 2021 e il maggio del 2022, hanno individuato i mediatori del narcotraffico mondiale e un cospicuo numero di vettori che operavano sia in territorio nazionale che estero.
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