MECNA, il mio rap a suon di amore e karaoke

MECNA, il mio rap a suon di amore e karaoke

MECNA, il mio rap a suon di amore e karaoke


18 giugno 2018, ore 13:30 , agg. alle 13:58

Il rapper presenta il nuovo album "Blue Karoke" in vendita dal 22 giugno

MECNA presenta a RTL.it il quarto album della sua carriera "Blue Karaoke" dopo il successo di "Lungomare Paranoia". In tutte e dieci le canzoni si parla di amore e di relazioni personali ("è il mio modo di intendere la musica, sviscerare tutto quello che vivo interioramente"). Tra le collaborazioni del disco CoCo ("Tu ed Io"), Ghemon ("Ottobre Rosso") e Fabri Fibra ("Hotel"). Giovedì 12 luglio unica data estiva di MECNA al Circolo Magnolia di Milano.
Come mai hai deciso di intitolare il tuo album "Blue Karaoke"?
Il karaoke perché rappresenta il simbolo delle canzoni che durano nel tempo e vengono cantate da tutti. Ed è esattamente quello che spero accada per la mia musica. Il blu è il mio colore preferito che racchiude in sé la nostalgia e la tristezza ma può anche indicare uno stato d'animo preciso se pensiamo alla lingua inglese.

Sulla copertina del disco si intravede il tuo profilo mentre abbracci una ragazza, cosa rappresenta per te?
E' una mia scelta precisa quella di non essere troppo presente sulle copertine dei miei album. L'abbraccio rappresenta un po' i sentimenti che canto lungo tutte e dieci le canzoni di questo disco.

Come mai ti esponi così tanto?
Non ho timore a sviscerare tutto quello che provo e volutamente non canto sentimenti di altri. Questo si traduce in una scrittura immediata in modo da far passare il messaggio della volontà e dell'istinto senza ragionarci troppo su. Ed è anche questo il motivo per cui non mi sono fossilizzato in una posizione ma ho cercato di esplorare altri percorsi musicali in ogni disco che ho fatto. Anche con quest'ultimo e poco importa se c'è qualcuno che fatica a incanalarmi nell'etichetta del rap.

Ghali e Sfera Ebbasta da una parte e Young Signorino dall'altra. La musica italiana è in piena rivoluzione. Dove porterà tutto questo?

La trap, e mi riferisco ai primi due artisti, è un genere che in America esiste già da diversi anni e anche oggi va molto forte. Sfera Ebbasta e Ghali sono stati sempre coerenti con il loro percorso e con la loro evoluzione musicale e il loro successo è innegabile. In Italia ho solo il timore che poi, eccezion fatta per i precursori, gli altri possano omologarsi senza spiccare per personalità.

E di Young Signorino che dici?

Non ne parlerei.

Infine le collaborazioni. Ci sono CoCo, Ghemon e Fabri Fibra, come nascono?
Coco è il frutto di due anni di amicizia. Con Fabri ci conosciamo da tempo e quando ho scritto Ottobre Rosso avevo lui in mente e infine Ghemon è il mio fratello artistico.