Medicina, arriva lo stop ai test d'ingresso e al numero chiuso, si entrerà dopo un semestre ad accesso libero
16 ottobre 2024, ore 12:00
Una novità in Senato oggi dal presidente della commissione Istruzione, Roberto Marti e al presidente della commissione Sanità, Francesco Zaffini. L'obiettivo del Governo è di introdurla già dall'anno accademico 2025/2026
CAMBIAMENTI IMPORTANTI
Prendono il via importanti cambiamenti per l’accesso ai corsi di laurea in Medicina, Odontoiatria e Veterinaria: dal 2025/2026 il primo semestre sarà a iscrizione libera, con una selezione basata sul merito al termine dei primi sei mesi di studio. Durante questo periodo iniziale, gli studenti seguiranno un programma di esami standardizzati che, insieme alla posizione in una graduatoria nazionale, determineranno chi potrà proseguire nel secondo semestre. Chi non sarà ammesso avrà la possibilità di utilizzare i crediti acquisiti per orientarsi verso altri percorsi universitari, evitando così di perdere l'anno accademico. Questa riforma è stata approvata dalla Commissione Istruzione del Senato e dovrà essere discussa in Aula e successivamente alla Camera. Il governo si impegna a rendere operativo il nuovo sistema entro il 2025, in collaborazione con gli organi legislativi.
VIA A TEST D'INGRESSO E NUMERO CHIUSO
Uno degli obiettivi principali è eliminare il tradizionale test d'ingresso, giudicato obsoleto e basato su domande “schizofreniche” e poco indicative delle reali capacità dei candidati. Come sottolinea Francesco Zaffini, presidente della Commissione Sanità del Senato, i dettagli della riforma saranno definiti nei decreti delegati, in modo da perfezionare gli aspetti tecnici. Anche il senatore Maurizio Gasparri ha espresso apprezzamento per il provvedimento, considerandolo un importante risultato della maggioranza governativa.
LE PAROLE DEL MINISTRO BERNINI
Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha definito questa riforma “un passo storico”, sottolineando che mira a rispondere al crescente fabbisogno di medici, stimato in 30.000 nuovi professionisti nei prossimi sette anni. Per tale ragione, sono già stati aumentati i posti nei corsi di Medicina e Veterinaria, mentre si procede a una revisione profonda dei criteri di selezione. L’eliminazione del numero chiuso iniziale è accompagnata da un semestre di valutazione che, grazie agli esami specifici, permetterà di riconoscere i crediti anche per corsi di studio alternativi. Questa modalità, secondo il ministro, valorizza le aspirazioni degli studenti senza compromettere la qualità della formazione, che si vuole mantenere elevata e in linea con le esigenze del sistema sanitario.
COSA PREVEDE LA RIFORMA
La riforma prevede inoltre programmi di orientamento nelle scuole superiori per preparare i giovani all’ingresso in Medicina e discipline affini, aiutando così gli studenti a compiere scelte informate. Gli aspiranti medici potranno contare su una preparazione mirata già dai banchi di scuola, con percorsi che li avvicinino ai temi e alle competenze richieste. Nel caso in cui non si accedesse al secondo semestre, i crediti guadagnati permetteranno di proseguire in altri ambiti accademici, senza dover ricominciare da capo. La proposta di legge di delega punta a riorganizzare l’accesso alle professioni medico-sanitarie in modo che sia sostenibile per le università e in linea con le esigenze del Servizio Sanitario Nazionale. Grazie a questa selezione basata sul merito, si intende ottimizzare le risorse e garantire una formazione di alta qualità.