Medio Oriente, Antonio Tajani a RTL 102.5: “Pronti all’invio di militari italiani per una stagione di pace”

Medio Oriente, Antonio Tajani a RTL 102.5: “Pronti all’invio di militari italiani per una stagione di pace”

Medio Oriente, Antonio Tajani a RTL 102.5: “Pronti all’invio di militari italiani per una stagione di pace”


25 luglio 2024, ore 09:41 , agg. alle 11:25

Ue, Tajani: “Fitto più indicato per fare commissario, ma no rimpasti all’orizzonte”

Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è intervenuto nel corso di Non Stop News, su RTL 102.5, con Enrico Galletti, Massimo Lo Nigro e Ludovica Marafini per un punto sulle ultime notizie di attualità e politica.

Elezione Ursula von der Leyen, il no della Meloni

“Io credo che l’Italia riuscirà ad avere un commissario di peso, essendo un Paese fondatore dell’Unione Europea, la seconda manifattura e la terza economia. L’Europa ha bisogno dell’Italia: siamo un Paese di 60 milioni di abitanti e abbiamo uno dei governi più stabili d’Europa. Questo rappresenta una garanzia e un giusto motivo per cui l’Italia ha diritto ad avere un commissario con un portafoglio importante e con l’incarico di vicepresidente nella Commissione Europea”.

Fitto e le probabilità di un rimpasto estivo

“Il ministro Fitto è un eccellente candidato. Se ne parlerà all’interno del governo: conosce il Parlamento Europeo, la Commissione Europea e il Consiglio. Per conoscere i meccanismi europei, Fitto ha tutte le carte in regola. Secondo me, è il più indicato. Ne parleremo, ma non ci sono rimpasti all’orizzonte”.

Forza Italia: tensioni con la Lega

“Io e Salvini apparteniamo a famiglie politiche diverse. Noi siamo per la stabilità, siamo il Partito Popolare Europeo, che è il primo partito in Europa, un partito di centro-destra che ha ottenuto il presidente del Parlamento Europeo, il presidente della Commissione Europea e avrà la maggioranza relativa dei commissari europei. Nessun rosso perché la sinistra non ha votato no alla von der Leyen; c’è stato un sostegno socialista, ma gran parte dei Verdi non l’hanno votata, non facendo parte di nessuna maggioranza. Le diversità di opinioni in Europa sono note, siamo parte di famiglie diverse. Non c’è mai stato alcun problema: noi di Forza Italia siamo sempre stati coerenti. Dal congresso di Bucarest abbiamo sempre detto che avremmo votato la von der Leyen all’insegna della stabilità. Immaginate cosa sarebbe successo sui mercati se non fosse stata eletta la von der Leyen. I voti contano, il discorso della von der Leyen e il suo documento hanno contenuti che hanno raccolto tutte le proposte di Forza Italia e del PPE per quanto riguarda il Mediterraneo, l’immigrazione, la casa, le politiche industriali, le PMI, per l’immigrazione, c’è un sostanziale cambiamento per il Green Deal, che rimane com’è giusto ma devono cambiarne i contenuti. Noi siamo contro il cambiamento climatico: dobbiamo impegnarci ma con soluzioni pragmatiche e questo è emerso nel documento della von der Leyen in modo molto chiaro”.

Il tema della difesa

“per raggiungere la pace è importante. Il ministro Kuleba ha fatto bene ad andare in Cina, che ha un ruolo importante per convincere la Russia a fare una marcia indietro e sedersi al tavolo della pace. Fra qualche giorno il Presidente del Consiglio sarà in Cina, io sarò in Cina con il Presidente della Repubblica. Anche l’Italia fa la sua parte e auspico che la Cina possa essere un interlocutore portatore di pace. Mi auguro che la prossima conferenza sulla pace possa vedere la Cina e, perché no, anche la Russia. Abbiamo l’obiettivo della pace, ma deve essere una pace giusta che non sia la resa dell’Ucraina”.

Usa

“Siamo in piena campagna elettorale, è normale che i due candidati in lizza usino toni forti per convincere gli elettori indecisi e ottenere la maggioranza dei delegati che poi dovranno eleggere il futuro presidente degli Stati Uniti. Io continuo a insistere che noi dobbiamo guardare dentro casa nostra e non impicciarci delle vicende altrui. Noi siamo storici alleati degli Stati Uniti, abbiamo relazioni secolari con questo Paese che non sono condizionate da questo o da quel presidente. Avremo buone relazioni sia con Kamala Harris che con Trump”.

La politica dei dazi

“Sulla politica dei dazi, Trump è stato abbastanza rigido ma poi deve fare i conti con il ruolo che gli USA hanno nel mondo. Penso che, finita la campagna elettorale, qualora dovesse vincere Trump, si renderà conto che le relazioni con l’Europa sono fondamentali anche per gli interessi degli Stati Uniti. La questione dei dazi è seria e mi auguro che ci possa essere una trattativa tra Europa e America. Tutte le valutazioni sono giuste, ma rendiamoci conto che noi siamo italiani e votano gli americani”.

NATO: l’inviato speciale per il sud alla Spagna

“È una decisione del segretario generale. L'attuale segretario NATO Stoltenberg è in fase di uscita. A settembre arriverà il nuovo segretario Rutte e toccherà a lui decidere se conservare l’inviato scelto dal suo predecessore. È quindi un incarico che dura soltanto poche settimane. Mi auguro che Rutte si renda conto di quanto sia importante l’Italia e la sua esperienza nell’area del Mediterraneo e nel sud dell’Europa”.

Il caso Toti

“Sono d’accordo con Nordio sul fatto che in questo caso ci siano delle anomalie. Ricordiamo che è la magistratura che deve dimostrare la colpevolezza di una persona e non la persona a dover dimostrare la sua innocenza. Certamente toccherà a Toti decidere, ma mi pare molto severa la decisione di infliggere gli arresti domiciliari. Sta a Toti decidere se dimettersi. Le decisioni spettano a lui e, qualora decidesse di dimettersi, noi siamo pronti ad affrontare una campagna elettorale per continuare a governare la Liguria, in barba a chi vuole usare questa vicenda per vincere le elezioni. Ricordo che Forza Italia sosteneva Toti ma non era nella giunta Toti”.

Medio Oriente

“Oggi andrò al Quirinale per un incontro con il presidente israeliano Isaac Herzog. l'obiettivo è fare tutto perché si possa arrivare a una tregua fra Israele e Hamas e si possa poi dare il via a un progetto per la costruzione di due popoli due Stati. Abbiamo già detto - prosegue - che siamo pronti a inviare i nostri militari per favorire una stagione di transizione di pace così come l'abbiamo fra Libano e Israele. Intanto stanno arrivando nell'area del progetto italiano Food for Gaza, che è un programma voluto dal governo per inviare alimenti e beni sanitari per la popolazione civile palestinese. Voglio ringraziare tutte le organizzazioni agricole italiane che hanno contribuito a realizzare questo progetto. Il primo cargo è arrivato qualche giorno fa in Giordania per poi passare a Gaza. Poi altri beni partiranno dal porto di Gioia Tauro per arrivare a Cipro attraverso il corridoio marino umanitario e arrivare a Gaza".


Argomenti

  • Antonio Tajani
  • Europa
  • NATO
  • Stati Uniti d'America
  • UE