13 febbraio 2024, ore 18:04
Per la prima volta il Parlamento impegna il governo a invocare lo stop alle armi. Frutto dell’accordo tra la leader PD e la premier, che ha portato i 159 deputati della maggioranza ad astenersi sul testo Dem, passato con 129 voti delle sole opposizioni
Sorpresa nel dibattito parlamentare sulla crisi in Medio Oriente, e per la prima volta il Parlamento italiano impegna il governo a chiedere il cessate il fuoco a Gaza. Frutto dell’accordo raggiunto dopo due colloqui telefonici tra Elly Schlein e Giorgia Meloni, che ha portato i 159 deputati della maggioranza di centrodestra ad astenersi sul testo del Pd, passato dunque con 129 voti delle sole opposizioni.
Il nastro
Ma riavvolgiamo il mastro e cerchiamo di fare ordine. Dopo la richiesta della leader del Partito Democratico Elly Schlein che aveva annunciato l’intenzione di rivolgersi alla premier Giorgia Meloni per affrontare la crisi a Gaza, le due leader si sono sentite al telefono per ben due volte, quindi un lungo colloquio in cui si è parlato soprattutto del cessate il fuoco e di una conferenza di pace. E che ha prodotto alla fine un’intesa: difatti alla Camera sulle mozioni sulla guerra in Medioriente sono stati approvati, attraverso l’astensione della coalizione governativa, alcuni punti della mozione Dem, così come quella del Movimento Cinque Stelle e quella dell’alleanza Verdi e Sinistra.
Tajani
Mentre sono stati approvati i documenti integrali del centrodestra e di Azione, e di quasi tutto quello di Italia viva. In tutto erano 5 mozioni dell’opposizione, una della maggioranza. E il cambio di passo era stato evidenziato qualche ora prima dalle nuove esternazioni del ministro degli Esteri Antonio Tajani: "Sproporzionata la reazione di Israele: ci sono troppe vittime civili palestinesi”.
Schlein
“Avevamo presentato questa mozione proprio per scuotere il dibattito nel Paese e ottenere un avanzamento, che su questo è arrivato”, ha commentato Schlein: “La situazione è più che drammatica: bisogna fermare Netanyahu e l’attacco a Rafah per evitare un’ulteriore ecatombe oltre alla strage di civili che è già in corso da troppe settimane a Gaza. Non abbiamo visto fin qui un’iniziativa diplomatica e politica all’altezza della tradizione italiana e occorre che l’Italia invece faccia la sua parte per porre fine a questo massacro di civili e per riprendere un dialogo sulla soluzione politica dei due popoli due Stati. A noi non interessano i derby interni ma ci interessa contribuire come Italia alla fine di questo conflitto e a un’iniziativa più forte dell’Ue per riuscire a raggiungere una conferenza di pace e una soluzione politica”.
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