Medio Oriente: Netanyahu: "continueremo a combattere finché il nemico minaccia la nostra esistenza"
08 ottobre 2024, ore 07:00
Ieri in Israele è stato il giorno del ricordo dei terribili avvenimenti del 7 ottobre 2023. Netanyahu non vuole fermarsi
Israele ieri ha ricordato le vittime del massacro del 7 ottobre. Ma la guerra non si ferma. Razzi da Hamas, lo stato ebraico attacca la roccaforte di Hezbollah a Beirut e il premier Netanyahu afferma che la guerra continua fino alla cancellazione della minaccia. Ieri sera almeno cinque bombe sono state lanciate dal Libano verso il centro di Israele.
NETANYAHU: "CONTINUEREMO A COMBATTERE"
"Finché il nemico minaccia la nostra esistenza e la pace del nostro Paese, continueremo a combattere. Finché i nostri ostaggi saranno a Gaza, continueremo a combattere". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu alla cerimonia commemorativa del 7 ottobre, giornata che a suo dire "simbolizzerà per generazioni il prezzo della nostra rinascita, esprimerà per generazioni la grandezza della nostra determinazione e la forza del nostro spirito". Lo riporta Haaretz. "È giunto il momento per tutti gli israeliani di tornare sani e salvi a casa loro dopo un anno di dolore". Lo ha detto il presidente israeliano, Isaac Herzog, intervenendo a una commemorazione in occasione dell'anniversario del massacro del 7 ottobre compiuto l'anno scorso da Hamas contro il sud di Israele. "Non saremo completi e integri finché non torneranno a casa da noi", ha dichiarato in un messaggio pre-registrato.
HARRIS: "ACCORDO SUGLI OSTAGGI E' UNA PRIORITA'"
"Non ci arrendiamo. Stiamo facendo tutto il possibile per concludere l'accordo sugli ostaggi per il cessate il fuoco. È uno dei modi più importanti per porre fine a questa guerra e portare un po' di stabilità nella regione. È una delle massime priorità di questa amministrazione": lo ha detto Kamala Harris parlando con i reporter in un momento di commemorazione del 7 ottobre
VON DER LEYEN: "STOP ALLO SPARGIMENTO DI SANGUE"
"Il nostro pensiero va a tutti coloro per i quali il 7 ottobre il tempo si è fermato. Ai 101 ostaggi, ancora prigionieri di Hamas. E alle famiglie, che attendono con angoscia di ricongiungersi ai loro cari. Il nostro pensiero va a tutte le vittime innocenti della tragica catena di eventi innescata dal gruppo terroristico Hamas il 7 ottobre. Perché tutti i civili devono essere protetti. E' ora di porre fine allo spargimento di sangue". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula Von Der Leyen, partecipando alla commemorazione del 7 ottobre alla Grande Sinagoga di Bruxelles. "E' ora di interrompere il pericoloso ciclo di attacchi e rappresaglie, con una de-escalation in tutta la regione. All'inizio di questo nuovo anno, che la violenza possa finalmente finire. Che gli ostaggi possano finalmente tornare a casa. E che ci siano finalmente pace e sicurezza per le popolazioni di Israele, Gaza e Libano", ha sottolineato Von Der Leyen.