Medio Oriente: un mese di guerra, Netanyahu non molla, nessuna tregua senza gli ostaggi liberi
Medio Oriente: un mese di guerra, Netanyahu non molla, nessuna tregua senza gli ostaggi liberi Photo Credit: agenziafotogramma.it
07 novembre 2023, ore 14:00
A un mese dal terribile attacco di Hamas costato la vita a 1400 persone, Israele in lutto. Non si ferma l'operazione di terra a Gaza: sarebbero già diecimila i morti tra i palestinesi secondo Hamas, aperto anche oggi il valico di Rafah
A un mese dalla strage di Hamas e dalla presa di ostaggi al rave party in Israele, oggi a Gerusalemme e in tutto il Paese è un giorno di lutto: è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime di quella giornata terribile che ha cambiato il destino di Israele sicuramente nella sua storia recente. 1400 i morti tra i giovani che poco prima dell’assalto di Hamas ballavano in un rave party e tra gli abitanti dei kibbutz massacrati, 240 gli ostaggi ancora nelle mani dei terroristi. Intanto, proseguono le operazioni militari di terra, il premier Beniamin Netanyahu ribadisce che non ci sarà nessuna tregua a Gaza fino al rilascio degli ostaggi da parte di Hamas, annuncia che Israele avrà "la responsabilità generale della sicurezza" della Striscia "per un periodo indefinito" dopo la guerra e respinge la cifra di 10mila morti, fatta dall’organizzazione jaidhista. Quel numero, ha detto Netanyahu, include "parecchie migliaia di combattenti palestinesi, vale a dire, i terroristi di Hamas". Oggi è stato riaperto il valico di Rafah tra Gaza e l’Egitto all’uscita degli stranieri, delle persone con doppia nazionalità e dei feriti, oltre che al transito per gli aiuti umanitari. Mentre Israele ha annunciato l’apertura di un passaggio per consentire alla popolazione palestinese di passare dal nord al sud della Striscia.
Aiuti umanitari dall'Ue
E oggi l’Unione Europea invia altri due aerei di aiuti umanitari e valuta la possibilità di un corridoio marittimo verso Gaza, mentre la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen ha annunciato un pacchetto europeo di oltre 900 milioni di euro a sostegno della Giordania: "La Giordania è un partner apprezzato e strategico dell'Ue. Sosteniamo gli sforzi della Giordania per modernizzarsi”, ha scritto von der Leyen su X.
Alto Commissario Onu diritti umani in M.O.
L'Alto Commissario Onu per i diritti umani Volker Türk inizia oggi una visita di cinque giorni nella regione del Medio Oriente, nel contesto dell'escalation di Israele a Gaza, in risposta agli attacchi del 7 e 8 ottobre. Türk - annuncia un comunicato della Nazioni Unite - è oggi al Cairo e domani visiterà Rafah, al confine con Gaza, prima di recarsi ad Amman giovedì. Türk ha anche chiesto di accedere a Israele, alla Cisgiordania occupata e a Gaza. Oltre 160 operatori sanitari sono morti in servizio a Gaza dall'inizio delle ostilità: lo ha detto in un briefing un portavoce dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), come riporta il Guardian.