20 luglio 2024, ore 10:08 , agg. alle 12:01
La presidente del Consiglio ha motivato la decisione di Fratelli d'Italia di non sostenere Ursula Von Der Leyen per un secondo mandato alla guida della Commissione europea
A poche ore dal voto che ha riconfermato Ursula Von Der Leyen alla guida di Palazzo Berlaymont Giorgia Meloni parla al Corriere della sera: "Mi sono comportata come si dovrebbe comportare un leader europeo perché mi sono chiesta se la traiettoria fosse giusta". Nonostante i rapporti tra Meloni e la presidente della Commissione europea si fossero intensificati negli ultimi mesi, la presidente del Consiglio italiana (che guida anche il gruppo dei Conservatori all'interno del Parlamento europeo) ha scelto di non sostenere Von Der Leyen a Strasburgo per il voto che l'ha poi vista confermata presidente. E a proposito di quella traiettoria, Meloni continua: "Siccome non posso dire di considerarla giusta soprattutto su alcune delle materie sulle quali i cittadini hanno chiesto un cambio di passo, ho fatto quello che mi pareva più giusto. Se decidi di dire sì solo per fare quello che fanno gli altri non fai il lavoro che compete a un leader".
"Italia deve tracciare rotta, non assistere in silenzio"
All'indomani dell'indicazione del Consiglio europeo sul bis di Ursula Von Der Leyen Giorgia Meloni aveva criticato il merito e il metodo delle nomine europee: "All'Europa è mancata spesso la politica, che è visione e decisione. La ragione per la quale le cose rischiano di non funzionare nei prossimi anni è che il metodo scelto per indicare gli incarichi di vertice può compromettere entrambe le cose". Secondo la presidente del Consiglio se cerchi di mettere insieme "tutto e il contrario di tutto, alleando forze politiche che non la pensano allo stesso modo su nulla rischi di non avere una visione chiara". Poi il richiamo all'Italia e al suo ruolo, in quanto paese fondatore dell'Unione, di tracciare una rotta e non di "assistere in silenzio a cosa accade".
La collaborazione con Von Der Leyen "continuerà"
"Io parlo sempre con la presidente della Commissione, abbiamo imparato a rispettarci a vicenda. Abbiamo collaborato fino ad ora e continueremo a farlo anche in futuro". Meloni non ha dubbi sulla futura collaborazione italiana con la Commissione e con la sua presidente, in modo particolare ora che si andranno a definire i nuovi commissari europei. L'Italia esce dall'ultima legislatura avendo conquistato un commissariato "di peso", quello agli Affari economici e monetari, affidato a Paolo Gentiloni. "Quando capiremo quale sia il tipo di materia che potrebbe essere affidata all'Italia individueremo, insieme alla maggioranza, anche la persona migliore. La nostra priorità sono le deleghe di carattere economico, industria, competitività, coesione, che ci consentano di aiutare l'Italia e l'Europa".