Messico, strage di mormoni, anche bambini e due neonati
05 novembre 2019, ore 12:00
agg. 08 novembre 2019, ore 15:50
Alcune persone sarebbero state bruciate vive, la polizia ritiene sia opera dei cartelli della droga
Una decina di mormoni statunitensi, tra cui almeno quattro bambini e due gemelli neonati di sei mesi e le loro madri, sono stati uccisi in Messico in una imboscata da colpi d'arma da fuoco. Alcuni sono stati bruciati vivi. Lo riferiscono i media internazionali. La polizia locale ritiene che la strage sia opera dei cartelli della droga. Il gruppo viaggiava in automobile quando è stato colto in una imboscata da uomini armati che hanno sparato e dato fuoco alla vettura. Il massacro è avvenuto a Rancho de la Mora, al confine tra gli Stati di Chihuahua e Sonora, vicino al confine con gli Stati Uniti, in una zona infestata da trafficanti di droga e banditi di ogni genere. Secondo quanto riferito da uno dei leader della comunità e cugino di una delle vittime, Julian Lebaron, il gruppo si stava dirigendo verso il confine americano per andare a prendere un parente all'aeroporto di Phoenix, negli Stati Uniti, quando uomini armati gli hanno teso un'imboscata. I mormoni viaggiavano in un convoglio di vari automezzi. Dentro uno di questi sono stati trovati i corpi di una madre e dei suoi quattro figli con i corpi crivellati di proiettili. Altre due auto sono state ritrovate a una certa distanza alcune ore dopo. Altri cinque o sei bambini sarebbero riusciti a fuggire e tornare a casa, ma altre persone, tra cui una ragazza fuggita nel bosco per nascondersi, sono tuttora dispersi.
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