Meta viola le leggi europee sulla privacy. Multa record da 1,2 miliardi di euro per l'azienda di Zuckerberg
Meta viola le leggi europee sulla privacy. Multa record da 1,2 miliardi di euro per l'azienda di Zuckerberg Photo Credit: agenziafotogramma.it
22 maggio 2023, ore 20:06
Mai prima d'ora era stata inflitta una multa così alta in questo campo. L'azienda: "Faremo appello contro la sentenza e contro la multa ingiustificata"
E' una multa record quella che l'autorità garante della privacy irlandese (che agisce per conto dell'Unione europea), ha inflitto a Meta. La cifra ammonta a 1,2 miliardi di Euro ed è il prezzo più elevato mai applicato in questo campo. L'azienda di Mark Zuckerberg è stata punita per aver violato le norme europee sulla protezione dei dati: oltre alla sanzione è stato intimato di interrompere il trasferimento dall'Europa verso gli Stati Uniti dei dati raccolti dagli utenti di Facebook. La decisione di applicare la multa record, si spiega in una nota, è il risultato dell'indagine condotta sull'attività di Facebook da parte dell'authority irlandese e della decisione assunta il 13 aprile scorso dall'Edpb.
JELINEK: "VIOLAZIONE MOLTO GRAVE"
La presidente dell'Edpb, Andrea Jelinek, ha sottolineato che la violazione compiuta da Meta è "molto grave" poiché riguarda trasferimenti di dati personali "sistematici, continuati e ripetitivi". "Facebook -ha aggiunto- ha milioni di utenti in Europa e quindi il trasferimento di dati è stato enorme. La multa senza precedenti rappresenta un segnale forte nei confronti degli autori dell'infrazione per indicare che gravi violazioni comportano conseguente di grande portata".
META: "FAREMO APPELLO"
"Faremo appello contro la sentenza e contro la multa ingiustificata e chiederemo una sospensione delle richieste attraverso i tribunali. Non vi è alcuna interruzione immediata di Facebook in Europa, la decisione include periodi di implementazione che dureranno fino alla fine di quest'anno": lo scrivono Nick Clegg, President Global Affairs di Meta e Jennifer Newstead, Chief Legal Officer di Meta in un post ufficiale, a commento della multa per violazione della privacy decisa dall'Authority irlandese. "Non si tratta delle pratiche sulla privacy di un'azienda - aggiungono - esiste un conflitto di leggi tra le regole del governo degli Stati Uniti sull'accesso ai dati e il diritto alla privacy europeo, che i responsabili politici dovrebbero risolvere in estate. Migliaia di aziende e organizzazioni si affidano alla capacità di trasferire dati tra l'Ue e gli Stati Uniti per operare e fornire servizi quotidiani. La nostra priorità è garantire che i nostri utenti, inserzionisti, clienti e partner possano continuare a utilizzare Facebook mantenendo i propri dati al sicuro. Intendiamo impugnare sia la sostanza della decisione che le richieste, inclusa la multa", conclusono Clegg e Newstead nel post ufficiale.