Mezzo secolo con i Beatles, senza i Beatles, il mito continua a moltiplicarsi a 50 anni dallo scioglimento
28 marzo 2020, ore 18:00 , agg. alle 21:58
Per il prossimo inverno è attesa l'uscita nelle sale del film Let It Be in versione restaurata
E McCartney va dallo psicologo
L’impatto di quell’episodio è lacerante tanto che McCartney decide di farsi aiutare a elaborare il lutto mettendosi nelle mani di uno psicologo. La terapia lo farà riconciliare con quel suo passato tanto ingombrante. Il 13 luglio 1985, Bob Geldof lo invita al Live Aid e Macca che in un primo momento ha qualche reticenza, si presenta con un pianoforte a coda e canta “Let It Be”, al cospetto della folla di Wembley e di una platea di qualche miliardo di persone riunite davanti alla tv. E’ il segnale. Da quel momento i concerti di Paul avranno una scaletta quasi tutta dedicata ai tempi migliori dei Beatles. E’ il 1995 quando Paul George e Ringo si riuniscono per “The Beatles Anthology”, un lungo documentario nel quale raccontano episodi e aneddoti della loro epopea.
Riuniti, vincono il Grammy Award del 1997
E per l’occasione rispolverano “Free as Bird”, una demo registrata da Lennon nel lontano 1977. Nel 1997, il video di quel pezzo vince il Grammy Award per la miglior performance pop di un gruppo. Internet intanto impone le sue leggi, i suoi asset, i suoi sistemi di consumo della musica. E quando i Beatles decidono di cedere il proprio catalogo alle piattaforme digitali, i loro pezzi vengono scaricati con centinaia di milioni di download. George Harrison se ne va il 29 novembre 2001, divorato da un tumore. Il concerto a lui dedicato, guidato dalla direzione artistica di Eric Clapton, è uno dei capitoli più nobili e affascinanti di quella musica senza tempo.
E domani?
Finisce qui? Nemmeno per idea. McCartney con la voce ormai lacerata da decenni di esibizioni in giro per il mondo, continua a tenere concerti. Ringo Starr che quest’anno compie 80, anni gira con la sua All Starr Band. Si moltiplicano film legati alla storia dei Beatles, pubblicazione di documenti inediti, celebrazioni dei quattro nel nome della rievocazione di quegli anni. Incontri tra addetti ai lavori in cui si studia come lo stile beatlesiano abbia modificato le strutture melodiche della musica moderna. Forse non è esagerato pensare che domani i Beatles saranno studiati come l’unico esempio di rivoluzione culturale occidentale non violenta.