Mia Martini, vent'anni fa moriva una voce unica
12 maggio 2015, ore 14:45 , agg. alle 17:36
Una carriera tra alti e bassi fino alla rinascita a Sanremo 1989
Moriva 20 anni fa Mia Martini voce stupenda della musica italiana. Una voce che sapeva spaziare dal jazz al pop, senza mai snaturarsi e rimanendo fedele all'intensità che solo Mimì sapeva regalare. Un'interprete unica la cui carriera è stata violentata da dicerie e malelingue sulla jella. Una terribile infamia che può segnare irrimediabilmente la carriera di una artista, il mondo della musica non "perdona". Poi la rinascita e una meravigliosa "Almeno tu nell'universo", una poesia scritta da Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio, presentata al Festival di Sanremo 1989.
La carriera discografica di Mia Martini inizia nel 1962 quando, quindicenne e con il nome di Mimì Berté, incide "I miei baci non li puoi scordare". Il successo arriva nel 1972 con la hit "Piccolo uomo". Poi arrivano altri successi come "Minuetto" e "Inno". Il successo europeo con Aznavour in un concerto all'Opera di Parigi del 1977. Poi l'allontanamento assurdo del mondo della musica nei suoi confronti per una diceria infamante. Il ritorno di Mimì sulla scena inizia a Sanremo 1982 con la bellissima "E non finisce mica il cielo" firmato da Ivano Fossati poi nel 1989 sempre al Festival con la già citata "Almeno tu nell'universo".
Oggi manca Mimì per come sapeva vestire le canzoni in modo unico e vibrante e per come, lei stupenda interprete, sapeva emozionare.
Oggi manca Mimì per come sapeva vestire le canzoni in modo unico e vibrante e per come, lei stupenda interprete, sapeva emozionare.
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