Michele Bravi, chiuse le indagini, accusato di omicidio stradale
30 aprile 2019, ore 17:05 , agg. alle 18:24
Il giovane cantante, lo scorso novembre, è rimasto coinvolto in un incidente a Milano nel quale morì una donna di 58 anni
La Procura di Milano ha notificato l'avviso di conclusione indagini, che prelude alla richiesta di processo, con l'accusa di omicidio stradale per il cantante 24enne Michele Bravi per l'incidente del 22 novembre nel quale è morta una 58enne che era in sella ad una moto. Nelle indagini il pm Alessandra Cerreti ha disposto una consulenza cinematica. Ora Bravi, che aveva già espresso il suo "profondo dolore" annullando tutti gli impegni, attraverso il legale Manuel Gabrielli, potrà depositare memorie o chiedere l'interrogatorio. Un mese fa Michele Bravi era tornato a parlare sui social dopo l'incidente, postando un'immagine completamente bianca e scrivendo: "Ciao. Sto cercando di ricostruire piano piano la realtà. Vi voglio bene."
L'incidente era avvenuto la seradel 22 novembre scorso. Bravi, vincitore di X Factor nel 2013 eche partecipò nel 2018 a Sanremo con 'Il diario degli errori',nonché autore del libro 'Nella vita degli altri', quella seraera alla guida di un'auto di una società di car sharing e,secondo quanto ricostruito dalle indagini della Polizia locale,avrebbe effettuato un'inversione vietata in via Chinotto, aMilano, per immettersi nel senso di marcia opposto. In quel momento, però, stava arrivando la donna, in sella aduna Kawasaki, che non ha fatto in tempo a frenare e si è schiantata nella portiera dell'auto. E' stata trasportatad'urgenza all'ospedale San Carlo dove è morta circa un'ora dopo.Il cantante aveva subito chiamato i soccorsi.
Dopo l'atto di chiusura delle indagini, che di solito preludealla richiesta di rinvio a giudizio, la difesa avrà venti giornidi tempo per depositare memorie o chiedere l'interrogatorio perl'indagato. In casi di questo genere per l'indagato c'è anche lapossibilità di chiedere riti alternativi come il patteggiamentoche viene di solito concesso a fronte di un congruo risarcimentodel danno.
Dopo l'atto di chiusura delle indagini, che di solito preludealla richiesta di rinvio a giudizio, la difesa avrà venti giornidi tempo per depositare memorie o chiedere l'interrogatorio perl'indagato. In casi di questo genere per l'indagato c'è anche lapossibilità di chiedere riti alternativi come il patteggiamentoche viene di solito concesso a fronte di un congruo risarcimentodel danno.