Michelle Hunziker, Noi litighiamo, voi no?
15 luglio 2015, ore 11:16
La conduttrice racconta del suo rapporto con Tomaso Trussardi e smentisce la crisi
Michelle Hunziker per un momento lascia da parte la televisione per aprire il suo cuore e confessarsi a Vanity Fair. La conduttrie per la prima volta si fa fotografare con la sua famiglia, risponde al gossip dell'estate che li vuole "separati in casa". Assicurando che l'amore con Tomaso Trussardi è sempre più profondo. Perché, come in ogni coppia, si discute. Tutto è nato da alcune foto paparazzate che immortalavano la coppia in macchina mentre discutevano. "Avrebbero ricamato anche se avessimo avuto un'espressione stanca in spiaggia. - racconta Michelle - Noi viviamo così: al ristorante i camerieri ci ronzano intorno, per strada è una litania di autografi e selfie. E io non dico mai di no. Ci tengo, è il mio lavoro. Che cosa dobbiamo fare, discutere a casa davanti alle bambine? Lo facciamo tappati in auto, come tante coppie".
"Siamo in estate, cosa c'è di meglio che raccontare di un amore finito? - spiega Michelle - Non faccio la sportiva, perché la verità è che il callo a queste cose non lo fai mai. Ma bisogna considerare che esiste un ciclo del gossip, e che fa sempre lo stesso giro. Parte con 'È scoppiata la passione tra...', prosegue con 'E adesso un figlio', poi 'Profumo di fiori d'arancio', e dopo 'Il nuovo nido d'amore'. Improvvisamente arriva 'È già aria di crisi'. Nessun personaggio è immune da questo trattamento".
E poi continua: "C'è tanto amore, e tanto lavoro, dietro a una famiglia. Quando si usano certe parole nei confronti di una coppia con due bambine piccole, bisognerebbe avere, se non rispetto delle persone, almeno le informazioni giuste. Altrimenti si getta fango sulla vita degli altri. Gli amici ti chiamano per sapere se va tutto bene, al lavoro ti danno una pacca sulla spalla: non è il massimo doversi giustificare".
E poi continua: "C'è tanto amore, e tanto lavoro, dietro a una famiglia. Quando si usano certe parole nei confronti di una coppia con due bambine piccole, bisognerebbe avere, se non rispetto delle persone, almeno le informazioni giuste. Altrimenti si getta fango sulla vita degli altri. Gli amici ti chiamano per sapere se va tutto bene, al lavoro ti danno una pacca sulla spalla: non è il massimo doversi giustificare".
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