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Migliaia di dispersi dopo il devastante terremoto in Myanmar, si muove la macchina degli aiuti

Migliaia di dispersi  dopo il devastante terremoto in Myanmar,  si muove la macchina degli aiuti

Migliaia di dispersi dopo il devastante terremoto in Myanmar, si muove la macchina degli aiuti Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it


Il sisma ha seminato morte e distruzione anche in Thailandia, la terra ha tremato in tutto il Sud-Est asiatico

Edifici sbriciolati in pochi secondi, distrutti ponti, monumenti, strade. Interrotte le comunicazioni  mentre si contano almeno 150 morti e oltre 700 feriti. I dispersi sono migliaia,  si teme una catastrofe. Il capo della giunta militare al potere in Myanmar ha dichiarato lo stato di emergenza in sei province, chiedendo il sostegno internazionale per le operazioni di soccorso, dopo il sisma che questa mattina che ha messo in ginocchio il Paese. Alle 7.50 la prima devastante scossa, a 10 chilometri di profondità, di magnitudo 7.7, 300 volte più potente del terremoto di Amatrice, e una seconda scossa di magnitudo 6.4. L'epicentro è localizzato vicino a Saigang, nel centro dell’ex Birmania, dove passa una faglia che taglia a metà lungo la direttrice nord sud il Paese, ripiombato nella povertà e percorso da conflitti armati. La macchina degli aiuti si è messa in moto. L’Onu e l’Oms si sono attivate per aiutare la popolazione, così come l’Unione Europea e gli Stati Uniti. Una devastazione mai vista raccontano i testimoni della tragedia. E’ diventato virale il video di una mamma con il suo bimbo salvata tra le macerie. I feriti sono arrivati in massa all’ospedale della capitale Naypyidaw, ma l'ingresso del pronto soccorso è crollato e il personale sanitario è stato costretto a prendere in carico centinaia di persone all'esterno dell’edificio. Il terremoto è stato avvertito in Cina, nella regione dello Yunnan, dove si segnalano danni e feriti e ha seminato distruzione anche in Thailandia. Almeno 9 morti a Bangkok, dove è crollato un grattacielo di 30 piani in costruzione. I soccorsi sono al lavoro per liberare 110 persone che si ritiene siano intrappolate sotto le macerie. 


La solidarietà di Giorgia Meloni 

"Sono devastanti le immagini che ci arrivano dal Sud-Est asiatico dove una forte scossa di terremoto, con epicentro in Myanmar, ha provocato centinaia di morti e feriti. La mia solidarietà, e quella del Governo italiano, alle popolazioni colpite e il mio più sincero sentimento di vicinanza alle famiglie delle vittime e delle persone rimaste coinvolte in questa tragedia". Così sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.


Il dolore di Papa Francesco 

"Profondamente addolorato per la perdita di vite e la diffusa devastazione causata dal terremoto nel sud-est asiatico, in particolare in Myanmar e Thailandia". E’ quanto si legge in un telegramma alle autorità civili ed ecclesiastiche dei due Paesi, inviato a nome del pontefice dal cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin. Il santo padre nel messaggio ha offerto le sue preghiere per le vittime, assicurando la sua vicinanza spirituale a tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia. 



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