Migranti, 18mila morti in 5 anni nel Mediterraneo
20 gennaio 2019, ore 10:00
Da quel drammatico ottobre 2013 l’elenco dei naufragi e dei morti in mare è in costante aumento, l’ultimo due giorni fa
Una strage infinita. Sono oltre 18mila i migranti morti e dispersi, finiti in fondo al mar Mediterraneo mentre cercavano di raggiungere il loro sogno europeo. Da quel drammatico ottobre del 2013 quando il maxi naufragio a Lampedusa lasciò un segno indelebile con 368 bare, molte piccole e bianche, allineate in un hangar, i freddi numeri sono quelli di un vero massacro. Con il 2016 che è rimasto alla storia come l'anno nero: 5.143 i migranti scomparsi tra i flutti del Mediterraneo. In base ad un'elaborazione dei dati annuali dell'Oim (organizzazione internazionale per le migrazioni) e del progetto “Missing Migrants”, dalla tragedia di Lampedusa ad oggi i migranti morti o dispersi sono migliaia l'anno: 3.280 nel 2014, 3.771 nel 2015, 5.143 nel 2016, 3.139 nel 2017 e 2.297 l'anno scorso. Se il 2018 è stato l'anno, nel confronto con quelli precedenti, con meno morti in mare in termini assoluti, è stato anche quello più “pericoloso”, con un incidenza maggiore del rapporto tra il numero di coloro che hanno tentato la traversata e quello dei decessi. Solo nelle prime due settimane di quest'anno - ha reso noto proprio ieri l'Oim alla vigilia della notizia del nuovo naufragio al largo della Libia con 117 dispersi - sono morte 83 persone nel Mediterraneo.