Migranti, da Praga Meloni risponde alla Francia, "hanno problema di consenso interno"
Migranti, da Praga Meloni risponde alla Francia, "hanno problema di consenso interno" Photo Credit: agenziafotogramma.it
10 maggio 2023, ore 17:44
La presidente del Consiglio torna a parlare dopo il nuovo affondo da parte del capo del partito di Emmanuel Macron
Tensione che resta alta quella tra Roma e Parigi. Il nuovo affondo da parte della Francia arriva questa volta dal capo del partito Renaissance di Emmanuel Macron, Stéphane Séjourné. Il quotidiano Le Figarò ha riportato alcune sue dichiarazioni in cui parla di incompetenza e impotenza da parte dell'estrema destra italiana in materia di immigrazione, parlando anche di demagogia da parte di Giorgia Meloni. La presidente del Consiglio ha risposto da Praga nel corso della sua missione in Repubblica ceca: "Evidentemente c'è qualche problema che devono risolvere. Ma non credo sia un problema che hanno con noi. Evidentemente c'è qualche problema di tenuta del consenso che bisogna affrontare, ma è un problema interno. Non mi ci voglio infilare, capisco le difficoltà".
La risposta di Meloni
A fronte di alcuni giornalisti che le domandavano se avesse inviato un messaggio al presidente francese Macron, Meloni ha riposto: "No, a me interessa quello che dicono gli italiani del lavoro che faccio". Ancora da Praga la presidente del Consiglio ha continuato: "Io credo che si utilizzi la politica degli altri governi per regolare i conti interni. Non mi sembra una cosa ideale sul piano della politica e del galateo, però ognuno fa le scelte che vuole fare".
Salvini, "toni inaccettabili", Fitto, "attacco ingiustificato"
A rispondere alle parole del capo del partito Renaissance Stéphane Séjourné sono stati anche il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini e quello per le Politiche europee Raffaele Fitto. "Toni inaccettabili e offensivi" secondo Salvini. "La Francia non può dare lezioni a nessuno. Portino rispetto al governo italiano". Più moderato invece Fitto: "Séjourné ha pensato bene di giocarsi la carta di un attacco non provocato ed ingiustificato al Presidente Meloni che non solo contraddice ogni regola di bon ton istituzionale non aiutando il corretto dialogo tra i Governi, ma, sono certo, non gli servirà a risolvere i molti problemi politici che ha".
Le parole su migranti e Ucraina
Sul tavolo degli incontri con il primo ministro ceco Petr Fiala e il presidente della Repubblica Petr Pavel le relazioni economiche tra la due nazioni e temi di rilevanza più europea come migrazione, energia e governance economica. Rispetto al perdurare dell'invasione russa in Ucraina, la presidente del Consiglio ha ribadito il sostegno italiano a Kiev "a 360 gradi e fin quando sarà necessario", parlando però anche di ricostruzione, "a conferma che scommettiamo sul futuro di pace e libertà e sul futuro europeo" del Paese. Sul fronte immigrazione, invece, al centro delle tensioni con Parigi, Meloni è tornata a parlare della "necessita di azioni concrete da parte della Commissione europea".