Migranti: il governo, nel Consiglio dei ministri di lunedì, pensa a un decreto legge che superi il tema dei "Paesi sicuri"
Migranti: il governo, nel Consiglio dei ministri di lunedì, pensa a un decreto legge che superi il tema dei "Paesi sicuri" Photo Credit: Fotogramma.it
19 ottobre 2024, ore 16:49 , agg. alle 17:08
Esecutivo contro la bocciatura del tribunale di Roma, che ha deciso il rientro in Italia dei 12 migranti già trasferiti in Albania. Le opposizioni chiedono le dimissioni del guardasigilli e parlano di scontro pesante con la magistratura
Sono persone che scappano da Paesi non sicuri, questa la motivazione dei giudici del Tribunale di Roma che ha riportato a bordo di una nave militare italiana i 12 migranti di origine egiziana e bengalese per lasciare l’Albania e tornare oggi a Bari in un centro per richiedenti asilo. Tanto è bastato per scatenare la rabbia dell'Esecutivo a partire dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che l’ha definita una decisione "pregiudiziale". E per correre ai ripari già nel Consiglio dei ministri di lunedì Meloni ha annunciato nuove norme che punteranno a ribadire - in punta di diritto - che spetta al governo, non ai giudici, indicare quali siano i Paesi sicuri. Oggi sulla stessa linea il guardasigilli, Nordio, ha ripetuto “Prenderemo dei provvedimenti legislativi. Se la magistratura esonda dobbiamo intervenire". Salvini ha sottolineato come, secondo qualche giudice, ormai in Italia può entrare chiunque. La segretaria del Pd Schlein parla di gravissimo scontro istituzionale con la magistratura e il Partito Democratico chiede le dimissioni del Guardasigilli.
DECRETO LEGGE A PALAZZO CHIGI
Nel Consiglio dei ministri di lunedì dovrebbe essere approvato un decreto legge: il nodo resta la questione della classificazione dei Paesi definiti 'non sicuri', che i giudici del tribunale di Roma hanno applicato per Egitto e Bangladesh sul 'caso Albania', facendo valere la giurisprudenza internazionale (in particolare la recente pronuncia della Corte di giustizia dell'Unione europea del 4 ottobre 2024). Il nuovo provvedimento allo studio del governo potrebbe dunque puntare ad anticipare i prossimi regolamenti Ue sulle procedure di frontiera, previsti dal Patto europeo sulla migrazione. I nuovi regolamenti potrebbero prevedere infatti una riformulazione della classificazione dei Paesi terzi ritenuti 'sicuri', escludendo dal diritto di asilo i migranti provenienti da determinati Stati extraeuropei, come Bangladesh ed Egitto, appunto. Regole che l'Europa però non ha ancora emanato.
LE OPPOSIZIONI: NORDIO SI DIMETTA
Insorge il Pd: “Nordio è uno dei simboli più appariscenti del fallimento di questo governo. Le sue politiche per la giustizia e le sue enormi responsabilità sulla situazione delle carceri già ne consiglierebbero l'uscita. Ma l'attacco di questa mattina alla Magistratura supera il segno. Calpestando lui, guardasigilli, i principi costituzionali, conferma la sua inadeguatezza e l'incompatibilità con quel ruolo”. Lo dichiarano Debora Serracchiani, responsabile Giustizia nella segreteria nazionale del Pd, Alfredo Bazoli, Federico Gianassi e Walter Verini, capigruppo Pd in commissione Giustizia di Senato e Camera e Commissione Antimafia. Sulla stessa linea il capogruppo dell'Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama, afferma che Nordio è “è inadeguato e si deve dimettere”. Richiesta analoga arriva dal deputato di AVS e portavoce nazionale di Europa Verde Angelo Bonelli.
IL RIENTRO IN ITALIA DEI 12 MIGRANTI
Si sono svolte e concluse in pochi minuti sotto la pioggia le operazioni di sbarco dei migranti provenienti dal centro italiano in Albania e portati a Bari a bordo di una motovedetta della Guardia Costiera. I 12 migranti sono stati fatti scendere uno alla volta dalla motovedetta e fatti salire su due pulmini che sono subito partiti alla volta del Cara di Bari dove i migranti saranno ospitati. La motovedetta è poi ripartita subito.