
Migranti, la premier Meloni: “Fare chiarezza sui Paesi terzi sicuri, soddisfatti per aver salvato vite” Photo Credit: Agenzia Fotogramma
17 febbraio 2025, ore 17:30
La presidente del Consiglio, alla Conferenza dei prefetti e dei questori d'Italia convocata dal ministro dell’Interno Piantedosi, è tornata sulla questione-rimpatri, dopo le ultime mancate convalide ai trattenimenti degli immigrati nei centri in Albania
E' necessario "anticipare l'entrata in vigore del patto asilo e migrazione" previsto per il 2026 "sulla definizione di paese terzo sicuro per fare chiarezza anche alla luce di provvedimenti giudiziari che appaiono disattendere quanto stabilito dalla legislazione italiana. Anche l'argomento della supremazia della legge europea su quella italiana appare fragile, atteso che la Germania rimpatria migranti in Afghanistan senza che questo sia reputato dai giudizi tedeschi in contrasto con la normativa europea".
L’Albania
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla Conferenza dei prefetti e dei questori d'Italia, torna sulla questione rimpatri, dopo le ultime mancate convalide ai trattenimenti dei migranti nei centri in Albania. E confortata dai dati citati poco prima anche dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, sottolinea che "la legalità è una priorità assoluta di questo governo, e conseguentemente la lotta a ogni mafia, alla criminalità e il contrasto all'immigrazione irregolare di massa: lotta senza quartiere ai trafficanti, costruzione di un nuovo modello di cooperazione coi paesi di partenza e transito, promozione di canali legali e soluzioni innovative per ridisegnare i flussi".
Gli sbarchi
Azioni che hanno portato "da un lato la drastica riduzione degli sbarchi e con questo la riduzione delle morti in mare. È significativo il fatto che l'Oim dice nel 2024 a fronte di 66mila arrivati ci sono 1695 morti e dispersi, nel 2023 con oltre 157mila sono 2526: diminuire le partenze è l'unico modo per ridurre il numero delle persone che perdono la vita, e siamo orgogliosi di aver contribuito a salvare vite che è la cosa più importante". Sul fronte del Piano Mattei, Meloni annuncia ai prefetti che la prossima sfida "è europeizzare il piano, internazionalizzarlo, legalo al Global Gateway, al piano di investimenti strutturali del G7".
I problemi
Insomma, secondo la premier ci sono due modi di fare: affrontare i problemi oppure far finta che non ci siano: "ma quello che i cittadini ci chiedono è risolvere i problemi. Sicuramente anche sbagliando a volte, ma gettare il cuore oltre l'ostacolo: la sfida è ricordarci che ognuno è importante. Il governo ha cercato soluzioni pragmatiche, non ideologiche che cercano di trovare la soluzione dei problemi per tutti. E se questo è stato possibile, è grazie al gioco di squadra. Se lo faremo questo Paese potrà tornare a stupire, è tempo di fare tutti questa piccola grande rivoluzione per mettere di nuovo il Paese nel posto che merita".