Milano, dopo il caso di Enea, un'altra neonata abbandonata dalla madre

Milano, dopo il caso di Enea, un'altra neonata abbandonata dalla madre

Milano, dopo il caso di Enea, un'altra neonata abbandonata dalla madre


12 aprile 2023, ore 18:00 , agg. alle 18:58

La piccola sta bene, è stata portata dalla donna all’ospedale Buzzi

Minori sempre più spessp al centro della cronaca. Eppure, ci sono notizie che colpiscono più di altre, è il caso di quello che è accaduto nelle scorse ore nel capoluogo lombardo, tra l'altro  per la seconda volta nel giro di pochissimi giorni. Una neonata è stata abbandonata a Milano dopo il caso di Enea, il bambino lasciato la mattina di Pasqua alla clinica Mangiagalli. Oggi una donna, senza fissa dimora, ha partorito una bimba in un capannone in zona Quarto Oggiaro, poi ha chiamato il 118 e si è fatta portare  all'ospedale Buzzi in ambulanza. Successivamente si è assicurata che la piccola ricevesse tutte le cure del caso, decidendo di andare via senza riconoscerla. A chi ha cercato di assistere la 37enne che aveva appena dato alla luce la figlia, la neo mamma ha risposto di volere uscire immediatamente dal nosocomio. Una scelta di cui è stata informata la procura e che non rappresenta alcuna violazione di legge. Da quanto si apprende, la donna ha effettivamente lasciato l'ospedale  senza cambiare idea consentendo, comunque, alle forze dell'ordine di identificarla, prima di svanire nel nulla.


La bambina sta bene, hanno confermato i medici del Buzzi

La piccola, abbandonata dalla mamma, aveva solo un'ora di vita quando in tarda mattinata è giunta nella struttura sanitaria milanese. Pesa 2,6 chilogrammi, è stata messa subito in una termoculla per stabilizzare la temperatura corporea, così come è previsto in questi casi. Nel complesso sta bene. I parametri della bimba risultano buoni. La madre prima di abbandonare la figlia non ha voluto darle un nome, saranno quindi i medici dell'ospedale Buzzi, a cui è stata affidata la bimba, a decidere come si chiamerà la piccola. Il parto è avvenuto, si è appreso nelle scorse ore, in un capannone dismesso, un tempo sede di uffici. Ora bisognerà  attendere dieci giorni, al termine dei quali verranno avviate le  procedure di adozione ma solo se la madre naturale, nel frattempo, non avrà modificato la sua scelta.  Dalla modalità con cui è avvenuto l'abbandono questa mattina, si può ipotizzare che la donna di nazionalità italiana, apparsa più che decisa, non ritornerà sui propri passi.  



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