10 ottobre 2018, ore 19:17 , agg. alle 22:09
A Rogoredo quasi ultimata la barriera ma lo spaccio non si ferma
Un muro alto quattro metri e' la soluzione trovata, a Milano, per impedire continue e pericolose incursioni di tossicodipendenti sui binari di una zona periferica della citta', ma che non basta per contenere un fenomeno, quello della droga, che certo non puo' essere vinto con il cemento. Nonostante la poderosa barriera, infatti, e' stato un giorno di ordinario spaccio a Rogoredo, nell'estremo Sud-Est della metropoli, dove per arginare la piaga di una vera e propria transumanza di persone che vanno a 'bucarsi' in quella che e' stata definita "una delle piu' grandi aree di spaccio d'Europa", le ferrovie stanno finendo di costruire una impenetrabile parete di 200 metri. Da molti mesi la presenza delle forze dell'ordine e' costante, con periodici blitz nella zona cosiddetta del 'Boschetto', ma anche con il muro quasi terminato anche oggi sono arrivati centinaia di drogati provenienti da tutta la Lombardia e anche da fuori regione. Il muro, come spiegano alcuni carabinieri di pattuglia "va a impedire il passaggio sui binari dell'alta velocita' poco prima di un tunnel dove si sono verificati gia' investimenti mortali".