26 novembre 2024, ore 12:00
Roghi, vandalismi, lanci di bottiglie: una nuova notte di tensione. La polizia risponde con cariche di alleggerimento e lacrimogeni
Una nuova notte di tensione ha coinvolto il quartiere Corvetto (alla periferia di Milano). Per le strade del rione un centinaio di giovani ha protestato per la seconda sera consecutiva per la morte di Ramy Elgaml, il ragazzo deceduto nella notte tra sabato 23 e domenica 24 novembre in seguito a un incidente avvenuto mentre fuggiva in scooter da una volante dei carabinieri che lo stava inseguendo. La Polizia ha eseguito un arresto ed è intervenuta facendo tornare l’ordine nel quartiere e arrestando uno dei contestatori.
La notte di scontri
A partire dalle 22:30 il gruppo in protesta ha appiccato fuochi in varie zone del quartiere, commesso atti vandalici, acceso petardi e lanciato bottiglie contro la Polizia che ha risposto con cariche di alleggerimento e lacrimogeni.
In una prima fase, una settantina di persone (poi aumentate nel resto della notte) ha cominciato a protestare in via dei Cinquecento, all’angolo con via dei Panigarola, insultando le forze dell’ordine presenti già dalle ore passate. Trattandosi del secondo giorno di contestazioni, la Polizia era già schierata, anche quando nel corso del pomeriggio si erano verificati altri momenti di tensione con lo svuotamento di alcuni estintori e lanci di bottiglie.
A manifestare, tanti ragazzi che abitano il quartiere, soprattutto giovani e giovanissimi di seconda generazione che hanno affisso striscioni con frasi come “verità per Ramy” e “non condannate un innocente”. A partire dalle 23:30 la tensione si è acuita, tanto che la Polizia di Stato ha usato i lacrimogeni per disperdere la folla che, nel frattempo, stava anche appiccando piccoli roghi a masserizie ai bordi della strada. A risultare vandalizzata, in particolare, la pensilina di una fermata dell’Atm (il servizio di trasporto pubblico milanese) e un bus della linea 93 fermo in viale Omero.
Le forze dell’ordine hanno anche arrestato uno dei facinorosi, un 21enne montenegrino a cui si contesta il lancio di petardi, getto di oggetti e resistenza a pubblico ufficiale. Attualmente il giovane è stato portato a San Vittore, in attesa dell’interrogatorio di convalida.
Il motivo delle proteste
Il quartiere Corvetto è da anni un'area problematica della città di Milano per il degrado, l'abusivismo e la concentrazione di povertà, e già in passato si erano verificate manifestazioni contro le forze dell'ordine. Gli ultimi scontri sono stati organizzati in seguito alla morte di Ramy Elgaml, il 19enne rimasto ucciso nella notte tra sabato e domenica scorsi mentre fuggiva dai carabinieri. Il ragazzo si trovava su un grosso scooter guidato da un 22enne, seduto dietro senza casco mentre il mezzo sfrecciava da via Ripamonti tallonato da una pattuglia delle forze dell’ordine. I due giovani non si erano fermati all’alt dei Carabinieri, il conducente sarebbe successivamente risultato privo di patente. Svoltando a sinistra, i due in sella sono scivolati e il più giovane – privo di protezioni – ha sbattuto la testa sull’asfalto, perdendo la vita poco dopo al Policlinico dove era stato trasportato d’urgenza. Addosso ai ragazzi sono stati trovati un coltello, più di mille euro e una collanina.
Una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti è che l’auto lanciata all’inseguimento abbia toccato accidentalmente la marmitta dello scooter, facendo perdere l’equilibrio ai due in sella e causandone la caduta. In queste ore i vigili stanno analizzando i video ottenuti dalle videocamere della zona, ma l’urto non sembrerebbe esserci stato. Il 22enne alla guida del motorino è stato arrestato per resistenza ed è indagato per omicidio stradale.