Milva, la grande storia della diva in un triplo album
25 maggio 2016, ore 07:00 , agg. alle 08:48
Un viaggio musicale con i più grandi successi e canzoni mai pubblicate prima su un album
Esce il 27 maggio un Best Of speciale di Milva che in tre album i più grandi successi e canzoni mai pubblicate prima e riscoperte grazie ai collezionisti. La copertina, ideata da Luciano Tallarini, si sposa con i 46 brani della collezione. Milva, unica artista donna ad aver partecipato a 15 edizioni del Festival di Sanremo, vanta infatti una carriera cinquantennale, oltre 70 album pubblicati e concerti nei teatri di tutto il mondo.
Nei primi due CD si trovano le canzoni del periodo Ricordi e Metronome/Ricordi (1967-1993), fino ad arrivare a “The show must go on” di Giorgio Faletti (ultima presenza della cantante al Festival di Sanremo del 2007) e a “Non conosco nessun Patrizio” di Franco Battiato (2010), ultimo album registrato in studio.
Molti gli autori importanti che hanno scritto per Milva: “Metti una sera a cena” scritto ed orchestrato da Ennio Morricone. “Eva dagli occhi di gatto” di Antonello Venditti. “Uomini addosso” di Negrini/Facchinetti. “La Rossa” di Enzo Jannacci. “Canto a Lloret” di Vangelis. “Sono Felice” di Ron/Antonacci. “Sono nata il 21 a primavera” di Alda Merini e Giovani Nuti.
E ancora: “Centro di gravità permanente” di Franco Battiato pubblicato in Germania e mai in Italia, per lasciar spazio anche ai duetti. Molto intensi quelli con Enzo Iannacci (“Il dritto) e il live “Rinascerò” con Astor Piazzolla.
Nel CD3 si trovano molti brani mai masterizzati prima su CD, da “E per colpa tua....” e “Va bene, ballerò” tratti da un 45 giri del 1972.
Il viaggio nel tempo prosegue con “Se piangere dovrò” (ascoltata nella mitica “Canzonissima” del 1969), “Fumo e odore di caffè” (sigla finale del programma “TV” di Raiuno del 1980 con la collaborazione di Astor Piazzolla). Sempre dal mondo dei 45 giri di fine anni Sessanta, sono state scelte “Diego Cao”, “Nel Buio” e “Juana”.
Ma ci sono anche incursioni artistiche nell’estremo oriente, con brani cantati in lingua giapponese. E’ il caso di “Ho capito che ti amo” di Luigi Tenco, “Canzone” di Don Backy, “Detto Mariano” e “Da troppo tempo” di Colonnello/Albertelli.
Infine, a testimonianza della grande versatilità canora di Milva, c’è un assaggio tratto dall’opera teatrale: “Cantata di un mostro lusitano” con le musiche di Peter Weiss e adattamenti di Strehler/Carpi.
Molti gli autori importanti che hanno scritto per Milva: “Metti una sera a cena” scritto ed orchestrato da Ennio Morricone. “Eva dagli occhi di gatto” di Antonello Venditti. “Uomini addosso” di Negrini/Facchinetti. “La Rossa” di Enzo Jannacci. “Canto a Lloret” di Vangelis. “Sono Felice” di Ron/Antonacci. “Sono nata il 21 a primavera” di Alda Merini e Giovani Nuti.
E ancora: “Centro di gravità permanente” di Franco Battiato pubblicato in Germania e mai in Italia, per lasciar spazio anche ai duetti. Molto intensi quelli con Enzo Iannacci (“Il dritto) e il live “Rinascerò” con Astor Piazzolla.
Nel CD3 si trovano molti brani mai masterizzati prima su CD, da “E per colpa tua....” e “Va bene, ballerò” tratti da un 45 giri del 1972.
Il viaggio nel tempo prosegue con “Se piangere dovrò” (ascoltata nella mitica “Canzonissima” del 1969), “Fumo e odore di caffè” (sigla finale del programma “TV” di Raiuno del 1980 con la collaborazione di Astor Piazzolla). Sempre dal mondo dei 45 giri di fine anni Sessanta, sono state scelte “Diego Cao”, “Nel Buio” e “Juana”.
Ma ci sono anche incursioni artistiche nell’estremo oriente, con brani cantati in lingua giapponese. E’ il caso di “Ho capito che ti amo” di Luigi Tenco, “Canzone” di Don Backy, “Detto Mariano” e “Da troppo tempo” di Colonnello/Albertelli.
Infine, a testimonianza della grande versatilità canora di Milva, c’è un assaggio tratto dall’opera teatrale: “Cantata di un mostro lusitano” con le musiche di Peter Weiss e adattamenti di Strehler/Carpi.