Ministro Cingolani: l'influenza del gas russo in Italia e l'emergenza siccità che impatta sul settore energetico
02 luglio 2022, ore 17:37
Il ministro Cingolani sulla possibilità della chiusura dei rubinetti del gas da parte della Russia: "C'è il rischio di un inverno difficile ma nessuno vuole fare misure restrittive". Il punto anche sull'emergenza siccità
Il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani è intervenuto oggi a SkyTg24 facendo il punto sulla situazione inerente al gas russo, l'energia e la siccità. "Il gasdotto russo nord stream verrà chiuso due settimane per manutenzione e i prezzi aumenteranno perché il mercato del gas è speculativo - ha affermato il ministro - noi siamo al 60% dobbiamo arrivare al 90% di stoccaggi che è un obiettivo raggiungibile" ha concluso cingolani. Quest'ultimo ha poi parlato dell'emergenza siccità nel nostro paese, sottolineando che la carenza d'acqua ha un impatto fortissimo sul settore energetico. Inoltre, il neo sindaco di Verona Damiano Tommasi, ha firmato l'ordinanza che limita l'uso dell'acqua potabile ai fini domestici, per la pulizia personale e per l'igiene. Fino al 31 agosto sarà quindi vietato usare acqua potabile proveniente da fonte idrica per l'irrigazione di orti, giardini e campi sportivi, per il lavaggio di automobili, salvo impianti autorizzati, per il riempimento di piscine.
CINGOLANI, SENZA GAS RUSSO L'ITALIA SUBIREBBE MENO DI ALTRI PAESI EUROPEI
Se la Russia chiudesse i rubinetti del gas l'Italia subirebbe meno di altri Paesi europei, "è chiaro però che avremo un inverno difficile e francamente nessuno vuole fare misure restrittive. Un conto è dire abbassiamo la temperatura del riscaldamento di un grado, o dire per qualche mese andiamo avanti con le centrali a carbone, perché intanto risparmiamo gas transitoriamente, un conto è dire dobbiamo interrompere le attività. Questo noi cerchiamo di non farlo, però devo dire che siamo in una posizione abbastanza buona in questo momento". Il ministro Cingolani ha poi fatto anche un paragone con la situazione negli altri Paesi europei: "È chiaro che la Germania parte da una posizione economica diversa rispetto a noi sul tema degli stoccaggi - ha aggiunto il ministro - ha messo 40 miliardi su questa cosa, e dunque è di poco più avanti rispetto all'Italia. Ma in questo momento noi siamo molto più robusti della Germania sulla questione energetica". "Siamo l'unico Paese che, da diverse settimane, ha completamente differenziato le fonti di approvvigionamento del gas - dice il ministro - Gli altri Paesi si trovano in una condizione di emergenza e devono correre, mentre l'Italia può costruire un futuro più stabile. Non cambierei la nostra posizione in questo momento".
CINGOLANI, SENZA ACQUA SOFFRE L'AGRICOLTURA E IL SETTORE ENERGETICO
La carenza di acqua ha “un impatto pesantissimo sul settore energetico, abbiamo impianti idroelettrici che senza portata dei fiumi non producono, abbiamo impianti termoelettrici che non possono essere raffreddati perché non c’è acqua, ed erano stati costruiti vicino ai fiumi per questo”. Questo dimostra come “nella realtà tutti i problemi sono collegati fra loro“, rileva Cingolani, “se non ho acqua non solo soffre l’agricoltura ma c’è un effetto molto forte sul settore energia”. Di fronte a tutto ciò “se non rispettiamo il programma del PNRR sulle acque reflue, la desalinizzazione e tutte le cose scandalose che interessano la gestione dell’acqua, perdiamo forse l’ultima occasione di mettere una toppa”, avverte il ministro, perché “sui tre anni senza pioggia non possiamo farci niente, ma attrezziamoci”.