10 maggio 2023, ore 10:01
Sicurezza sul lavoro: "Percorsi di insegnamento della sicurezza sul lavoro nelle scuole da settembre"
Marina Elvira Calderone è stata ospite di Non Stop News su RTL 102.5 in compagnia di Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro.
Nel Cdm dello scorso primo maggio, il governo ha approvato il decreto lavoro. Ospite di Non Stop News, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone dichiara: «Il decreto Lavoro non ha interventi che accentuano la precarietà. Si tratta di un’operazione di razionalizzazione delle causali contenute nel decreto dignità. Nel decreto c’è una forte responsabilizzazione delle parti sociali, che dovranno individuare le causali che portano alla proroga di un contratto dopo 12 mesi. Va sottolineato che stiamo parlando di una condizione che interessa solo il 2,5% dei contratti in quanto la maggior parte dei contratti a termine dura meno del 12 mesi».
SALARIO MINIMO
Sulla possibilità di inserimento di un salario minimo il ministro afferma: «Non sono favorevole al salario minimo per legge. Penso che sia importate guardare alla direttiva europea sul salario minimo, là dove c’è un sistema di contrattazione collettiva forte come quello che abbiamo noi va assegnata la responsabilità di individuare le soglie minime per i singoli contratti. È importante stimolare la contrattazione, più che imporre per legge un importo che potrebbe non essere adeguato alle singole attività e a i contesti territoriali. Credo sia importante dare segnale di rivitalizzazione e di contrattazione collettiva», continua Marina Elvira Calderone.
RDC E GIOVANI
«Con questo decreto non lasciamo indietro i nuclei familiari con condizioni di fragilità ma lì dove ci sono i soggetti in condizione di lavorare mettiamo in campo le condizioni che consentano loro di avere maggiori opportunità, ciò che chiediamo è che le persone si attivino e si inseriscano in un percorso di accompagnamento al lavoro. Lo Stato non fornisce il lavoro ma strumenti per rendere i lavoratori maggiormente occupabili. Dobbiamo investire sul fatto che i giovani entrino nel mondo del lavoro in un’età in cui possano fare la differenza. Nel decreto c’è un intervento a favore dei giovani che non lavorano e non studiano. Per le aziende che assumono giovani iscritti al programma nazionale per e che vengono da questi percorsi ci sono importanti incentivi. Il nostro obiettivo è favorire’ occupazione stabile dei giovani», afferma.
LAVORATORI CHE MANCANO
E sugli imprenditori che non trovano personale: «Dobbiamo favorire il ritorno al lavoro. Siamo in una situazione di difficoltà di reperimento delle figure professionali pari al 46%, se lo guardiamo in termini di costi, nel 2022 ci ha portato un costo di 37 miliardi di euro. Dobbiamo lavorare tutti per rendere il mercato del lavoro più dinamico. Abbiamo i posti di lavoro e i lavoratori, dobbiamo lavorare per farli incontrare. Sul tema della rendicontazione siamo in liea con i target. il problema è investire bene i denari che si associano ai fondi strutturali, investirli bene e tutti, ridefinire i percorsi in basi alle necessità del mondo del lavoro».
SICUREZZA SUL LAVORO
Sul tema della sicurezza sul lavoro Marina Elvira Calderone dichiara: «Stiamo lavorando per intensificare i controlli a tutti i livelli, compreso i percorsi di formazione scuola-lavoro, poi intensifichiamo la cultura della prevenzione, formazione e informazione, anche portandola nella scuola monitorando ciò che accade. Nel decreto siamo intervenuti per mettere in prevenzione tutti gli studenti di ogni ordine e grado, docenti e personale amministrativo. Stiamo lavorando per intensificare i percorsi di insegnamento della sicurezza sul lavoro e del diritto del lavoro all’interno delle scuole. Cercheremo di far partire questi percorsi da settembre».
I SINDACATI
Infine, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone parla del lavoro con i Sindacati: «Non abbiamo mai chiuso la porta ai sindacati. L’incontro del 30 aprile è un segnale importante. Dobbiamo continuare a confrontarci e a ragionale sui singoli temi. Abbiamo lo stesso obiettivo: migliorare la qualità del lavoro in Italia».