Missili su Odessa, anche nell'Oblast di Donetsk e in altre regioni. La Russia accusa gli Stati Uniti
07 maggio 2022, ore 17:00
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio definisce importantissima l’apertura di Zelensky, disposto a tenere fuori dall’accordo di pace la Crimea. E sottolinea che ora tocca a Putin
L’Ucraina sarebbe disposta ad accettare un accordo di pace di compromesso con la Russia se le forze di Mosca si ritirassero “sulle posizioni del 23 febbraio”, ha detto il presidente Zelensky, lasciando intendere che almeno per ora Kiev non pretenderebbe la restituzione della Crimea, annessa dai russi nel 2014. Una mano tesa per ora non raccolta che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio definisce importantissima. “Queste sono aperture importanti, Putin deve dimostrare di voler venire al tavolo, di non volere la guerra", ha dichiarato il titolare della Farnesina che poi ha aggiunto "Non dobbiamo abituarci all'idea che questa guerra debba andare avanti all'infinito, non dobbiamo dimenticare l'obiettivo della pace". C’è intanto attesa per il discorso del 9 maggio di Putin e una domanda preoccupante su tutte “dichiarerà la guerra totale all’Ucraina?”.
STOLTENBERG, NATO NON ACCETTERA' MAI ANNESSIONE CRIMEA
Tuttavia il compromesso sulla Crimea non piace all’Alleanza Atlantica "I membri della Nato non accetteranno mai l'annessione illegale della Crimea. Ci siamo sempre opposti al controllo russo su parti del Donbass nell'Ucraina orientale". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in un'intervista al giornale tedesco Welt, ripresa da Ukrinform.
DUMA, GLI USA PARTECIPANO ALLA GUERRA CONTRO LA RUSSIA
Gli Stati Uniti "partecipano alle ostilità in Ucraina". Lo afferma il presidente della Duma russa Vyacheslav Volodin sul suo canale Telegram dove aggiunge: "Non si tratta solo della fornitura di armi e attrezzature, Washington coordina e sviluppa le operazioni militari per conto del regime nazista di Kiev, partecipando così direttamente alle ostilità contro il nostro Paese". Il riferimento di Volodin è alle informazioni di intelligence Usa passate agli ucraini per colpire obiettivi russi di cui hanno scritto nei giorni scorsi i media americani.
MEDIA, LA RUSSIA HA LANCIATO 4 MISSILI SU ODESSA
La Russia ha lanciato 4 missili sull'Oblast di Odessa. Lo riporta il Kyiv Independent, citando il consiglio comunale di Odessa, secondo il quale alcune infrastrutture sono state danneggiate ma finora non sono state segnalate vittime. Missili russi hanno colpito anche Kostiantynivka, nell'Oblast di Donetsk, sempre secondo il Kyiv, che parla di un primo bilancio di 2 morti e 9 feriti, ma cita il servizio di emergenza statale, secondo il quale in seguito all'attacco è scoppiato un incendio in un liceo locale. "Forti esplosioni" sono state segnalate nella regione di Sumy, nell'area di Mykolaiv e nella regione di Khmelnytsky.
KIEV CONFERMA, 50 CIVILI EVACUATI DA AZOVSTAL, ANCHE BAMBINI
E’ probabilmente l’unica buona notizia in arrivo dall’Ucraina in guerra. Cinquanta tra donne, bambini e anziani sono stati evacuati dall'acciaieria di Azovstal oggi, ma altrettanto non è stato possibile raccogliere i residenti di Mariupol sulla via del ritorno vicino a Port City a causa della violazione del cessate il fuoco da parte dei russi. Lo ha detto il vice primo ministro ucraino Iryna Vereschuk citata da Interfax Ukraine. L'evacuazione continuerà però domani. "Mi scuso sinceramente con la gente di Mariupol che ha aspettato invano gli autobus di evacuazione oggi. Domani dovremmo essere in grado di farlo. Ci riuniamo vicino a Port City alle 5 del pomeriggio", ha concluso Vereschuk.
ONU, RIAPRIRE PORTI UCRAINA, EVITARE CARESTIA MONDIALE
Tra le tante situazioni allarmanti c’è l’emergenza alimentare. Appello del Programma alimentare mondiale (Pam ) per la riapertura dei porti dell'Ucraina per scongiurare l'incombente minaccia di carestia: "i porti nella zona di Odessa, nel sud dell'Ucraina, devono essere riaperti con urgenza per evitare che la crisi globale della fame sfugga al controllo", si legge sul sito istituzionale del Pam. "I silos di grano dell'Ucraina sono pieni. I porti sul Mar Nero sono bloccati, lasciando milioni di tonnellate di grano intrappolate in silos a terra o su navi che non possono muoversi". In precedenza la Fao ha affermato che 25 milioni di tonnellate di grano sono bloccati in Ucraina.