Missili sulla città di Zelensky, almeno due morti. Kiev colpisce Donetsk e Bryansk. Cremlino, impossibile al momento la pace
31 luglio 2023, ore 12:30
La settimana inizia nel sangue versato dai missili russi su Kryvyi Rih e dai droni ucraini sul Donetsk. E la pace resta lontana, conferma il portavoce del Cremlino
I missili russi sulla città natale di Zelensky hanno fatto 4 morti, tra cui anche un bambino di 10 anni, e almeno 43 feriti, ma il bilancio potrebbe aggravarsi perché ci sono persone intrappolate sotto le macerie degli edifici colpiti. La cittadina di Kryvyi Rih vuole solo una vita tranquilla, scrive su Twitter la first lady ucraina, Olena Zelenska, questo terrore non ci spaventerà né spezzerà, tuona Zelensky. Sull’altro fronte un bombardamento ucraino nel centro di Donetsk ha colpito un autobus e provocato tra i passeggeri 2 morti e sei feriti, un drone di Kiev ha colpito la stazione di polizia a Bryansk senza fare vittime. E mentre il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, Medvedev, torna ad agitare lo spettro dell’arma nucleare, nel caso che la controffensiva di Kiev riuscisse, e dà del clown anziano a Joe Biden accusandolo di aver vietato all’Ucraina di negoziare con la Russia, il portavoce del Cremlino, Peskov, ribadisce che al momento è impossibile un accordo di pace.
KIEV, 4 I MORTI A KRYVYI RIH, ANCHE UN BAMBINO
Il bilancio dei morti nell'attacco russo di questa mattina alla città di Kryvyi Rih è salito a quattro, incluso un bambino: lo ha reso noto su Telegram il governatore della regione di Dnipropetrovsk, Sergiy Lysak. "Purtroppo una notizia tragica. Quattro persone sono già morte a Kryvyi Rih. Tra loro c'è un bambino di 10 anni. Potrebbero esserci persone sotto le macerie. Inoltre, i soccorritori hanno già tratto in salvo quattro persone. Una di queste è un bambino. Le operazioni di ricerca sono in corso", ha scritto Lysak.
PESKOV, ATTACCHI KIEV SU TERRITORIO RUSSO 'ATTI DI DISPERAZIONE
Il regime di Kiev conferma la sua essenza continuando i suoi tentativi di sferrare attacchi terroristici, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, aggiungendo che si sta facendo tutto il possibile per ridurre al minimo il rischio di questi raid, che sono atti di disperazione. Osca combatterà questi atti terroristici.
PRIGOZHIN, RESTEREMO ATTIVI IN AFRICA E BIELORUSSIA
Wagner non ha bisogno al momento di reclutare nuovi mercenari e concentrerà le proprie attività in Africa e Bielorussia. In un messaggio audio pubblicato su un account Telegram legato al gruppo, Yevgheny Prigozhin fa sapere che si stanno decidendo i nuovi obiettivi di Wagner per "portare avanti la grandezza della Russia. Premesso che la maggior parte dei mercenari sono adesso in congedo, dopo un lungo periodo di lavoro molto duro", Prigozhin ha chiarito che il gruppo resterà "attivo in Africa e nei centri di addestramento in Bielorussia".