Missionaria laica italiana assassinata in Perù, Nadia De Munari aveva 50 anni

Missionaria laica italiana assassinata in Perù, Nadia De Munari aveva 50 anni

Missionaria laica italiana assassinata in Perù, Nadia De Munari aveva 50 anni


25 aprile 2021, ore 16:47 , agg. alle 14:54

La donna lavorava come insegnante e per fornire cibo gratuito alle persone in difficoltà

Un barbaro omicidio

Una missionaria laica italiana, Nadia De Munari, è stata brutalmente assassinata a Chimbote, in Perù. La donna, che aveva 50 anni, era originaria di Schio, in provincia di Vicenza. È stata assalita a colpi di ascia e spranga quattro giorni fa mentre dormiva nel centro Mamma Mia, di cui era responsabile. La struttura si occupa di accoglienza, insegnamento e di fornire cibo gratuito alle persone in difficoltà. Portata in ospedale per un intervento chirurgico d'urgenza, la missionaria ha lottato fino a ieri, ma non ce l'ha fatta. Le ferite erano troppo gravi. L'ambasciata italiana a Lima sta seguendo la vicenda da vicino ed è in contatto con le autorità locali per seguire le indagini. 


L'inchiesta sul delitto

La Polizia ha rilevato molte tracce sul luogo del delitto. Secondo una prima ipotesi, potrebbe essersi trattato di una rapina finita male. L'agguato a Nadia De Munari non ha avuto testimoni. La donna, maestra elementare, condivideva l'abitazione con una decina di insegnati e assisteva alcune ragazze, che, però, dormendo in un'altra stanza, non avrebbero sentito nulla. La missionaria laica gestiva sei asili e la scuola elementare in una periferia degradata a due ore da Lima. Anche un'altra donna, Lisbet Ramirez Cruz, è stata aggredita dai criminali e potrebbe fornire particolari importanti. Dalla casa famiglia sono stati rubati due cellulari. 


Le reazioni a Schio

La notizia è arrivata a Schio, nel vicentino, paese d'origine di Nadia De Munari, ieri sera e i conoscenti si sono subito raccolti in preghiera per confortare la famiglia. "Nadia era una persona buona, sensibile, sempre attenta ai bisogni degli altri, che nella sua dimensione di vita contavano più di ogni altra cosa materiale", ha detto Massimo Casa, un volontario di Schio grazie alla cui conoscenza la donna aveva iniziato la sua attività nell'ambito dell'operazione solidale Mato Grosso a soli 17 anni. "La mamma di Nadia - ha raccontato don Gaetano Santagiuliano, parroco di Schio - ha detto che la figlia è una martire. Parole che non potrebbero essere più vere perché Nadia ha donato la sua vita, ci ha messo il sangue".  



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