10 gennaio 2021, ore 08:00
agg. 11 gennaio 2021, ore 15:12
All'ordine del giorno le misure da inserire nel nuovo Dpcm che entrerà in vigore il 20 gennaio, Veneto e Emilia Romagna a rischio zona rossa
Il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ha convocato per domani mattina una riunione con Regioni, Anci e Upi con all'ordine del giorno le misure per il nuovo Dpcm che entrerà in vigore il 16 gennaio. All'incontro, in programma alle 10.30, parteciperà in video conferenza anche il ministro della Salute Roberto Speranza.
In arrivo una nuova stretta
Il governo sta lavorando al prossimo Dpcm che dovrà entrare in vigore il 16 gennaio. Domani il confronto con gli enti locali. Sul tavolo la proposta del comitato tecnico scientifico e dell’Istituto superiore si sanità di rivedere i parametri sull'incidenza dei casi, applicando automaticamente la zona rossa al raggiungimento della soglia dei 250 casi settimanali ogni centomila abitanti. In questo modo Veneto e Emilia Romagna rischiano di finire in questa fascia già alla fine della prossima settimana. L’esecutivo, dunque, punta a una nuova stretta, con la modifica dei parametri che fanno scattare le misure restrittive in Italia. Dopo aver rivisto la soglia dell'indice Rt, abbassandola ad 1 per entrare in zona arancione e a 1,25 anzichè a 1,50 per passare alla zona rossa, l'esecutivo potrebbe inserire tale modifica, per la quale alcune regioni storcono il naso, nel Dpcm che entrerà in vigore dal 16 gennaio. L'incidenza è un parametro fondamentale secondo gli esperti e la soglia di 50 casi ogni 100mila abitanti è l'unica che garantisce il completo ripristino sull'intero territorio nazionale del cosidetto “contact tracing”.
Il Veneto può finire in zona rossa, Emilia Romagna a rischio
Prendendo in esame i dati disponibili oggi, il Veneto finirebbe nella fascia rossa con un'incidenza di 453,31 casi. L'Emilia Romagna, con 242,44 casi, rischia presto di fare la stessa fine, dato che secondo gli esperti la situazione nel nostro Paese sta peggiorando e i contagi sono in aumento. Già si registrano tensioni a livello locale. Il ministro degli Affari Regionali ha ribadito che il governo garantirà i ristori a tutte le attività che a causa delle restrizioni resteranno chiuse. Secondo alcuni governatori l'automatismo per finire in zona rossa potrebbe penalizzare le regioni più virtuose, vale a dire quelle che fanno il maggior numero di tamponi. Si ipotizza che nel provvedimento che entrerà in vigore dal 16 gennaio verrà confermato il divieto di spostamento tra le regioni, comprese quelle in zona gialla e il coprifuoco alle 22.
Intanto continua la campagna vaccinale in Italia
Quasi ventimila i nuovi contagi, 483 le vittime, registrate nelle ultime 24 ore. Il tasso di positività è sceso all'11,06%. In Italia sono sta vaccinate finora 550 mila persone. Siamo primi in Europa, ha sottolineato il premier Conte.
Il premier Conte ha parlato del decreto-ristori
"Mai come adesso dobbiamo lavorare per introdurre nuove misure di sostegno alle famiglie, ai lavoratori, alle imprese. A questo riguardo già la settimana prossima porteremo al Consiglio dei ministri la richiesta di scostamento su cui poi il Parlamento sarà chiamato a esprimersi, così da poter varare un nuovo decreto-ristori per alleviare le difficoltà in particolare degli operatori economici". Lo ha scritto Facebook il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.