Modena, topo morto nel pranzo al Policlinico. Aperta l'inchiesta, possibile gesto no vax
15 settembre 2021, ore 13:30
Sgomento al Policlinico di Modena, dove un paziente ha trovato un topo morto sulla pellicola del suo pranzo. Gli inquirenti sospettano un gesto no vax, ma non escludono l'ipotesi di ritorsioni dovute a tensioni interne alla struttura.
Che il cibo negli ospedali non sia particolarmente invitante è un pensiero diffuso. Le immagini di piatti mesti e avvilenti si affastellano nella nostra mente per esperienze dirette o riferite: dal triste semolino al pallido petto di pollo (più emaciato del paziente di turno) che ha conosciuto la piastra per un periodo così breve da non aver nemmeno fatto in tempo ad arrossire, pudico.
Provate a immaginare, allora, lo stupore di un paziente in degenza che, vicino alle carote bollite e al riso in bianco, si è ritrovato inaspettatamente una proteina decisamente più nutriente: un topo!
Un topo per pranzo
La traumatica scoperta che fino a ora abbiamo paventato come assurda ipotesi, è avvenuta realmente presso il Policlinico di Modena lo scorso 9 settembre. Un paziente ricoverato nel reparto oncologico della struttura sanitaria si è ritrovato un topo morto sulla plastica protettiva del pranzo appena distribuito. Dopo lo sgomento, la ricerca di una spiegazione: possibile una tale mancanza di igiene e attenzione in un ospedale? Per fare luce su quanto accaduto, la procura di Modena ha aperto un’inchiesta e ha avviato le indagini, in corso di svolgimento da parte dalla Digos.
Sin da subito l’ipotesi che lo spiacevole evento fosse frutto di negligenza da parte del Policlinico è stata accantonata dagli inquirenti, le condizioni igienico-sanitarie sono rispettate e gli ambienti tenuti puliti.
Gli inquirenti si sono dunque concentrati su altre due piste: da un lato la possibilità di un gesto legato ad ambienti no vax; dall’altro un atto di ritorsione, forse legato a malumori in ambito lavorativo. Lo stesso fascicolo aperto dalla procura di Modena ipotizza più scenari, dall'interruzione di pubblico servizio alle minacce.
La prima pista
Per quanto riguarda la prima ipotesi, gli investigatori si sono subito attivati per passare al setaccio le videocamere di sorveglianza. Guidati dalle testimonianze di alcuni dipendenti del Policlinico, è emerso come nei giorni scorsi alcuni no vax avessero tentato di introdursi all’interno della struttura e, proprio durante una di queste “visite”, potrebbero aver posizionato la carcassa del roditore.
La seconda pista
Ad avvalorare la seconda pista, più focalizzata su possibili “tensioni interne” sfociate in un tentativo di sabotaggio, la scadenza a novembre del subappalto di Cirfood, una delle ditte fornitrici di beni e servizi presso il Policlinico. Il contratto di collaborazione con l’ospedale, infatti, non verrà rinnovato in favore di un’altra azienda altoatesina. Dato che alcuni degli operatori svolgono sia le funzioni di distribuzione dei pasti ai pazienti, sia il servizio di pulizie, il gesto in questione potrebbe essere scaturito dal timore di perdere il posto di lavoro nel passaggio tra le due aziende.