Mondiali di nuoto, malore in vasca per Anita Alvarez durante la sua prova, salvata dalla sua allenatrice
Mondiali di nuoto, malore in vasca per Anita Alvarez durante la sua prova, salvata dalla sua allenatrice
23 giugno 2022, ore 10:00
La sicronetta statunitense è svenuta nelle fasi finali del suo esercizio per il singolo libero e il suo corpo è precipitato verso il fondo. Solo l'intervento della sua allenatrice, Andrea Fuentes, ha evitato conseguenze drammatiche. Subito dopo la nuotatrice si è ripresa e ha rassicurato sulle sue condizioni di salute
Si sono vissuti momenti di paura ieri ai Mondiali di nuoto di Budapest mentre era in corso la prova di singolo libero di nuoto sincronizzato. Alla Szechy pool, la stutunitense Anita Alvarez ha avuto un malore al termine del suo esercizio ed svenuta rimanendo sott’acqua per diversi secondi. Solo l’intervento della sua allenatrice Andrea Fuentes ha evitato il peggio. Si è tuffata e ha riportato in superficie la sincronetta 25enne, ancora priva di coscienza. A quel punto anche un soccorritore si è tuffato in acqua e l’ha aiutata a farla uscire dalla vasca. Trasportata nell’infermeria della struttura ancora priva di coscienza, la giovane si è ripresa senza conseguenze particolari. Tanto che dopo qualche minuto si è ripresentata a bordo vasca per rassicurare sulle sue condizioni di salute il pubblico presente e le tante persone che hanno assistito alla scena in diretta televisiva. Drammatiche le fotografie diffuse dei momenti in cui Alvarez precipita sul fondo della vasca con l’intervento dell’allenatrice che la riporta a galla.
L'allenatrice
“È stato davvero un grande spavento, mi sono dovuta buttare in acqua perché i bagnini non lo stavano facendo - ha raccontato Andrea Funtes a Marca-. La cosa peggiore è stata accorgersi che non respirava, lì mi sono davvero spaventata. Ora comunque si è ripresa a sta bene”
Non era la prima volta
Ancora non è chiaro cosa abbia provocato il malore della nuotatrice, che peraltro vanta anche una partecipazione alle Olimpiadi di Rio 2016 e Tokyo 2020. Non si è esclude che le cause siano da ricercare nello stress da gara o forse nel caldo intenso della piscina. Per lei peraltro non è la prima volta. Successe una cosa simile anche l’estate scorsa nel corso delle qualificazioni olimpiche. Ora dovrà sottoporsi ad accertamenti e bisognerà capire se quanto avvenuto in vasca possa pregiudicare la sua carriera sportiva.