Monia , la conducente che parla ai bambini, a Roma un bimbo uscito da solo, salvato dall’autista Atac
Monia , la conducente che parla ai bambini, a Roma un bimbo uscito da solo, salvato dall’autista Atac
23 novembre 2021, ore 08:00
il bimbo di 5 anni però si è smarrito e impaurito, piangeva quando è stato notato e raccolto, in una mattinata buia , fredda e piovosa, era in pigiama e senza calze
Si è svegliato, ha aperto la porta, e spinto dallo spirito di avventura e curiosità, come può accadere a bimbi di 5 anni, eccolo in breve nelle strade della periferia romana. Non si era vestito , era in pigiama, alle 5 del mattino, senza sole, con temperature basse, che hanno messo a dura prova il suo corpicino. E' bastato un attimo e, appena sveglio, ha aperto la porta scendendo in strada. A notarlo, mentre era in lacrime , per strada e' stata la conducente di un bus di linea. Monia. Non ci ha pensato un attimo: ha fermato il mezzo ed e' scesa per aiutarlo.
UNA STORIA A LIETO FINE, TUTTA DA RACCONTARE
Una nota dell’azienda che gestisce il trasporto pubblico nella Capitale ha descritto quei momenti. "Sono le 5.50 del mattino e la nostra autista Monia sta raggiungendo il capolinea di via Marmorale alla guida della linea 86. Il bus e' vuoto - spiega l'Atac -. All'ultima curva gli si para davanti un bambino. E' in mezzo alla strada, in pigiama e piange smarrito. Chiede aiuto. Monia arresta il mezzo, scende di corsa e lo prende in braccio. E' bagnato e infreddolito. Vuole la sua mamma. La nostra autista lo tranquillizza, lo porta a bordo e lo fa sedere sul cruscotto. Gli asciuga i piedini scalzi con l'aria calda del mezzo, lo copre con la sua giacca. Il bimbo si calma, ma ancora non riesce a spiegare come sia finito li' in strada. Dice di avere 5 anni e indica una via". Cosi' l'autista ha dato l'allarme al 112 mentre il bambino piano, piano si e' tranquillizzato. Per distrarlo ha accesso il bus facendo avanzare di qualche metro il mezzo su cui il piccolo non era mai salito. Poi gli ha mostrato i comandi e il bambino incuriosito cercava di capire a cosa servano tutti quei bottoni e quelle lucette. Dopo pochi minuti sono arrivate le forze dell'ordine e anche la mamma e la nonna del bambino che lo hanno riabbracciato. "Lo avrei portato a casa con me - ha detto Monia - amo i bambini e vedere quello scricciolo piangere, al buio e infreddolito e' stata una stretta al cuore. Era il minimo che potessi fare".
EMOZIONI, ORGOGLIO E ALTRI SENTIMENTI
La bella storia ha suscitato una serie di commenti sui social, che l’Atac ha voluto sottolineare . In tanti si sono complimentati con la giovane conducente che ha soccorso il bimbo mettendolo al sicuro. "Complimenti alla collega...rende fiera tutta la categoria" scrive Giuseppe. "Che emozione leggere tutto cio' - commenta Sofia - ma perche' questo bimbo era in strada? L'importante e' che sia andato tutto bene". Mentre Rosaria sottolinea: "Non e' semplice di questi tempi fidarsi di cio' che si vede. E' questo che fa il gesto piu' encomiabile....". E un altro collega sottolinea: "Grande gesto Monia, d'altro canto noi siamo gli angeli di Roma".