Moonfall, Roland Emmerich torna in sala per distruggere ancora il pianeta terra, aggiungendo il suo tocco ironico e pieno di umanità
22 marzo 2022, ore 17:00 , agg. alle 19:13
La somma di tutto il cinema di Emmerich in un nuovo disaster movie che dietro le esplosioni e gli effetti speciali nasconde tanta speranza
Molti lo ricorderanno per l’immensa astronave aliena che oscura i cieli di Los Angeles nel film del 1996 "Independence day”; molti altri invece, compreso il sottoscritto, sono più affezionati al “2012” che, con tutta probabilità è il suo miglior film in assoluto. Una cosa è certa però: come distrugge le città Roland Emmerich, non lo fa nessuno! E’ un maestro di quello che potremmo definire il “disaster movie” un genere (erroneamente) snobbato da molti critici, che invece, nasconde tanti spunti di riflessione e, soprattutto, nasconde tanto cinema.
Questa volta il regista tedesco torna al cinema con Moonfall, il suo nuovo gioiellino che non può non essere gustato rigorosamente sul grande schermo.
LA TRAMA IN BREVE DI MOONFALL
Il plot è sempre più o meno quello: il mondo si trova nuovamente ad un passo dall'annientamento. Questa volta la minaccia arriva da una misteriosa presenza aliena che sposta la luna dalla sua orbita, mandandola in rotta di collisione con la Terra. Tre improbabili eroi si uniscono in una pericolosa missione per salvare l'umanità.
EMMERICH ALL'ENNESIMA POTENZA
Gli stilemi del cinema di Emmerich si confermano anche in Moonfall, dove troviamo il classico Nerd o improbabile esperto un po' fallito che per puro caso scopre che la terra è ad un passo dal baratro. In “Independence day” era David Levinson interpretato da Jeff Goldblum, nel film “2012” era Adrian Helmsley con il volto di Chiwetel Ejiofor, mentre stavolta tocca a John Bradley, un simpatico nerd di nome K. C. Houseman a cui spetta il ruolo di eroe. Come nella migliore tradizione del regista, anche in Moonfall ci sono alcune relazioni umane arrivate al capolinea che, grazie al disastro, finiscono per ricucirsi. Un po' Gravity, in modo particolare nella sequenza iniziale, ma anche po' 2001: Odissea nello spazio e Matrix, soprattutto nel finale, che è la vera sorpresa della pellicola. Poca distruzione, che rimane sullo sfondo per dare maggiore risalto alle dinamiche tra i personaggi. Il nuovo film di Roland Emmerich è un bel giocattolone che riscalda il cuore e ci ridona speranza, poiché dietro alle spettacolari scene di distruzione, ormai diventate una vera cifra stilistica, si nasconde tanta umanità. Soprattutto nel finale, il regista ci vuole accarezzare, provando a riscaldare i nostri cuori in un momento così difficile e pieno di difficoltà. Ci prende per mano, ci fa divertire, ci fa sorridere, ci porta sulle montagne russe per poi insegnarci che l'unica cosa che conta veramente è essere uniti, sempre e comunque
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