Morgan in tribunale a processo per stalking: "Ho chiesto scusa ad Angelica Schiatti, mai fatto nulla di molesto"

Morgan in tribunale a processo per stalking: "Ho chiesto scusa ad Angelica Schiatti, mai fatto nulla di molesto"

Morgan in tribunale a processo per stalking: "Ho chiesto scusa ad Angelica Schiatti, mai fatto nulla di molesto" Photo Credit: agenziafotogramma.it


Oggi la prima udienza a Lecco. Il legale della presunta vittima: "Lei non verrà in Aula"

Oggi a Lecco si è tenuta la prima udienza del processo a carico di Morgan per stalking nei confronti della ex compagna Angelica Schiatti.

Morgan a processo, le dichiarazioni del cantautore

Il cantautore, che ha sempre rigettato le accuse, ha detto di avere "molta fiducia nella giustizia" e di essere "venuto perché credo che un processo sia un momento nel quale una persona equilibrata valuta, perché se fosse per i giornali sarebbero solo balle". Quindi ha continuato: "Non ho nulla da nascondere, mai fatto nulla di molesto nei confronti di nessuno, se mi si vuol far passare per quello che non sono non si riesce, in ultimo trionfa la virtù". Morgan, il cui vero nome è Marco Castoldi, ha confermato di aver chiesto l'accesso alla giustizia riparativa. Il Tribunale deciderà il prossimo 27 settembre. "So che è sbagliato ribaltare, ma è la verità, qui la vittima sono io, perseguitato, e lo vedete, perché dall'altra parte si fanno concerti e feste. Sono io quello che ha perso la dignità, che non ha lavoro, ma non ho fatto niente". In aula, con una dichiarazione spontanea, Morgan ha ricordato di essersi scusato con la sua ex compagna: "Io ho proposto le mie scuse anche in maniera formale per il linguaggio usato e gli atteggiamenti legati a un periodo particolarmente difficile della mia vita, acuito dalla fine della relazione sentimentale e affettiva che ci legava. Interrompendo Schiatti ogni possibilità di dialogo in un momento di massima fragilità, mi stavo disintossicando, c'era il Covid e avevo subito lo sfratto da casa, il mio dolore lo ho esternato tramite scritti, anche attraverso terzi". Morgan ha rivelato che "prima dell'udienza preliminare del 10 ottobre 2023 ho inviato alla controparte una proposta transattiva per il tramite dei miei legali, in ottica conciliativa, con le mie scuse e l'impegno a continuare a non cercare dialogo con lei. In questi anni sono stato zitto, continuo però a vedere una certa insistenza dall'altra parte, nell'andare a cercare un qualsiasi pretesto per potermi dipingere come persecutore, citando episodi che esulano dal processo, accostando la mia vicenda e persona a quelle afferenti accadimenti gravi di cronaca recente; io sono totalmente incapace di alzare le mani, figuriamoci a una donna. Non è mia intenzione sminuire la percezione della persona offesa, spiegherò quando avrò l'opportunità di farlo il merito della vicenda".

La replica dei legali Angelica Schiatti

"È chiaro che ci sono seri motivi per opporci alla giustizia riparativa che il signor Castoldi propone, è sotto gli occhi di tutti quello che sta accadendo sui social, quotidiane diffamazioni e violente espressioni nei confronti della signora Schiatti e del suo compagno e non è vero che le condotte sono cessate". Così l'avvocato Maria Nirta, che rappresenta Angelica Schiatti nel processo per stalking a carico di Morgan. La legale ha proseguito osservando che "è tutto agli atti del processo": "Mi auguro che si apra il dibattimento al più presto; lui si definisce vittima, il concetto che ho io di vittima è un altro. Non mi risulta che sia stata la signora Schiatti ad inviare certi tipi di messaggi o persone per prelevarla sotto casa, non mi risulta che sia stata lei ad averlo molestato. Angelica Schiatti è una persona molto riservata, non credo verrà in aula, ama i riflettori solo quando sta sul palco, è molto lontana da certe logiche di gossip. È serena come chi non ha nulla da temere dalla giustizia, noi abbiamo grande fiducia nella magistratura e da questo punto di vista è tranquilla, da altri punti di vista non lo è, vedendo anche quello che continua ad essere diffuso sui social, non vive neanche più a casa sua a Milano".

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