Morte di George Floyd: dilagano le proteste negli Stati Uniti. A Minneapolis interviene l'esercito

Morte di George Floyd: dilagano le proteste negli Stati Uniti. A Minneapolis interviene l'esercito

Morte di George Floyd: dilagano le proteste negli Stati Uniti. A Minneapolis interviene l'esercito


30 maggio 2020, ore 18:28

Dopo la morte di George Floyd dilagano le proteste e il pentagono allerta l'esercito a Minneapolis. L’autopsia sul corpo di George Floyd non conferma lo strangolamento

Scontri e saccheggi, il Pentagono allerta l’esercito

Almeno 7.500 manifestanti sono scesi in strada dopo la morte di George Floyd a Minneapolis. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, avrebbe ordinato al Pentagono di mettere in allerta unità dell'Esercito degli Stati Uniti per una possibile operazione nella città del Minnesota, messa a ferro e fuoco dopo il decesso dell’afroamericano. A Washington proseguono le proteste davanti alla Casa Bianca. I manifestanti hanno lanciato acqua contro gli agenti schierati, mentre si denuncia l'uso di lacrimogeni sulla folla.

Dilaga la protesta negli Stati Uniti, morti e feriti

Saccheggi, negozi dati alle fiamme e attacchi alle forze dell’ordine. Un agente di polizia è stato ucciso e un altro è rimasto ferito da colpi di arma da fuoco, durante tumulti che si sono verificati a Oakland, in California.  Un ragazzo di 19 anni è stato ammazzato a Detroit, in Michigan. E’ stato colpito da spari provenienti da un Suv, indirizzati contro una folla di persone che stava protestando. Il giovane è morto in ospedale, per le ferite riportate.

L’autopsia su George Floyd non conferma lo strangolamento

Effettuata l’autopsia su George Floyd, deceduto a Minneapolis, dopo il fermo da parte di un agente che lo aveva immobilizzato, tenendo il ginocchio premuto sul collo dell’afroamericano di 46 anni per 9 minuti . "Non ci sono elementi fisici che supportano una diagnosi di asfissia traumatica o di strangolamento", si legge nel referto stilato dai medici. “Gli effetti combinati dell'essere fermato dalla polizia, patologie pregresse, come coronaropatia e ipertensione, e di qualche potenziale sostanza intossicante nel suo corpo hanno probabilmente contribuito alla sua morte, è scritto ancora nel certificato. La famiglia dell’uomo ha chiesto di poter effettuare una autopsia indipendente.

Distrutta la vita dell’agente arrestato per la morte dell’afroamericano

Derek Chauvin, 44 anni, l’agente coinvolto nella morte di Floyd, è stato licenziato, arrestato e incriminato per omicidio colposo. Nelle ultime ore si è appreso che è stato lasciato anche dalla moglie, una ex reginetta di bellezza del Minnesota. Kellie Chauvin è devastata dalla morte di George Floyd e desidera sciogliere il suo matrimonio, ha fatto sapere l’avvocato della donna, nata nel Laos. "Mio marito ha modi ruvidi, ma sotto l'uniforme è un tenerone", aveva confidato in una intervista del 2018.

Tante voci a favore di Floyd, anche dal mondo dello sport

Coco Gauff, stella nascente del tennis americano, aggiunge via social la sua voce a quelle del mondo dello sport oltraggiate dall'uccisione di George Floyd, durante il suo arresto, lunedì scorso a Minneapolis. Mostrandosi con la testa coperta dal cappuccio della felpa, sguardo serio di fronte alla telecamera, in un video il 16enne è resta in silenzio, affidando il suo pensiero ai sottotitoli: "Uso la mia voce per combattere il razzismo. Userete la vostra?". Poi nel filmato scorrono le foto di George Floyd e di altre vittime nere di crimini a sfondo razzista. Alla fine della sequenza Gauff, alza entrambe le mani mentre queste parole appaiono in conclusione: "Sono io il prossimo?".


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