16 marzo 2019, ore 13:50
La modella stava scrivendo un libro sulle vicende di Arcore
Nuovi sviluppi sul caso Imane Fadil, la modella e testimone nel “processo Ruby” morta a Milano dopo un presunto avvelenamento da sostanze radioattive. Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha dichiarato di non averla mai conosciuta, né di averle mai parlato. “Quello che ho letto delle sue dichiarazioni mi ha fatto sempre pensare che fossero tutte cose inventate e assurde” ha detto Berlusconi, che poi ha sostenuto di esser dispiaciuto per il suo decesso. Fadil, durante il suo ricovero all'Humanitas di Milano, aveva confidato al fratello di essere stata avvelenata. In una delle sue ultime interviste, prima del drammatico epilogo, aveva poi dichiarato: "non auguro male a nessuno, cosa che non posso dire degli altri". Il suo avvocato, Paolo Sevesi, si dice sicuro di poter escludere il suicidio. Al momento della sua morte, la donna stava scrivendo un libro in cui raccontava la sua versione sui festini di Arcore. Ora le bozze sono nelle mani dei magistrati che indagano sulla vicenda.