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Morte ristoratrice Giovanna Pedretti, per la Procura di Lodi nessuna istigazione al suicidio

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Morte ristoratrice Giovanna Pedretti, per la Procura di Lodi nessuna istigazione al suicidio


Chiesta l'archiviazione del caso, la recensione era falsa

Nessun fatto penalmente rilevante per la morte della ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano che si è tolta la vita dopo una tempesta mediatica, scatenata dalla risposta a una recensione online di un cliente contro gay e disabili considerata falsa. La Procura di Lodi ha chiesto l’ archiviazione del fascicolo aperto per istigazione al suicidio di Giovanna Pedretti, la 59enne il cui corpo è stato trovato lo scorso 14 gennaio nelle acque del fiume Lambro. Le indagini hanno accertato che nessuno ha aiutato la donna nell’estremo gesto e che la recensione del presunto cliente non era genuina. Non intende opporsi all’archiviazione La famiglia della ristoratrice,  deceduta per annegamento. "Nessuno ha indotto nessuno al suicidio. La recensione era falsa. La stampa ha mentito due volte dando una notizia falsa sulla recensione e dando una notizia falsa sui responsabili di una morte. Una storia squallida e meschina che racconta bene il sistema". Così Selvaggia Lucarelli, che con il fidanzato Lorenzo Biagiarelli mise in dubbio per prima la recensione postata da Giovanna Pedretti


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