20 ottobre 2022, ore 12:27
Tante le domande su questa vicenda: Sofia, 20 anni di Costermano sul Garda e Francesco, 24 anni, originario di Taranto, pizzaiolo a Verona si erano conosciuti pochi giorni fa, lunedì sera si erano allontanati insieme da una discoteca ed erano scomparsi
Ieri sera i familiari di Sofia e di Francesco avevano anche fatto appello a "Chi l'ha visto?" su Rai 3 per cercare di avere notizie dei due ragazzi ma il drammatico ritrovamento dei due corpi, oggi ha gelato ogni speranza di lieto fine in questa vicenda
L'auto in una scarpata, semidistrutta, a bordo i corpi senza vita dei ragazzi
E' stata una squadra di operai di Veneto Strade ad accorgersi stamane di alcuni pezzi di carrozzeria semi-coperti dai cespugli, in una piccola scarpata vicino ad Affi in provincia di Verona. Si trattava della 500 bianca di Francesco D'Aversa 24 anni , originario di Taranto e a Verona per lavoro; a bordo i corpi senza vita del ragazzo e di Sofia Mancini 20 anni, di Costermano. Dei due non si erano avute più notizie dalla notte di lunedì scorso quando sono stati visti uscire da una discoteca della zona. Le ricerche sono state effettuate anche con droni ed elicotteri, si erano concentrate ieri sulla sponda del Lago di Garda tra Calmasino e Lazise, dove le celle telefoniche avevano agganciato nella notte tra lunedì e martedì per pochi istanti il cellulare di Sofia. La causa della morte dei due sarebbe stato un un incidente stradale sulla statale 450 tra Lazise e Affi.
Tre giorni di ricerche
Forze dell'ordine e vigili del fuoco hanno cercato senza sosta Sofia e Francesco di cui si erano perse le tracce nella notte tra lunedì e martedì. I due avevano trascorso la serata di lunedì al locale «Amen» sulle Torricelle di Verona e poi si erano allontanati in macchina facendo tappa a Peschiera, dove Francesco viveva e qui aveva accompagnato un suo coinquilino. Dopo avrebbe dovuto riportare Sofia a casa, in località Gazzoli a Costermano dove la giovane abita con la famiglia e dove però la ragazza non è mai tornata. Nella notte tra lunedì e martedì i loro cellulari erano stati agganciati da una cella telefonica tra Lazise e Calmasino, frazione di Bardolino, ma da allora entrambi i telefoni erano risultati spenti e non localizzabili. Ora le indagini dovranno stabilire cosa sia successo in quest'intervallo di tempo. Ieri sera l'appello delle famiglie dei due ragazzi alla trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?" che purtroppo non ha avuto esito positivo.