29 settembre 2021, ore 10:36 , agg. alle 13:32
Un'inaccettabile lunga catena di vittime sui luoghi di lavoro: nelle ultime 24 ore, 7 le persone morte in incidenti fatali mentre erano impegnate nelle loro attività lavorative
Da Nord a Sud, in fabbrica o sui campi, in Italia, morire di lavoro purtroppo è una realtà drammatica e rivela un'inadeguatezza letale nelle normative che garantiscono la sicurezza sui luoghi di lavoro: il ministro Orlando ha promesso che, nelle prossime settimane, sarà pronto un piano adeguato.
Sei vittime in 24 ore
L'ultima vittima, in ordine di tempo, stamattina, un operaio, addetto di una ditta esterna, morto sull'autostrada A14, tra Poggio Imperiale e San Severo, nel foggiano, che è stato travolto da un mezzo pesante mentre era in fase di installazione il cantiere. Ieri in un martedì nero per le morti sul lavoro, un imprenditore agricolo ha perso la vita nella provincia di Pisa, dopo essere stato praticamente decapitato dalle lame di una trebbiatrice. Ma nelle ore precedenti altre cinque persone avevano perso la vita mentre erano al lavoro: Emanuele Zanin, 46 anni e Jagdeep Singh, 42, sono morti all'Università Humanitas di Pieve Emanuele, nel Milanese, mentre caricavano una cisterna di azoto liquido. Un getto della sostanza li ha investiti, uccidendoli. Erano lavoratori di un'azienda esterna all'Università. A Nichelino, nell'hinterland di Torino, il titolare di un'officina meccanica, Leonardo Perna di 72 anni, è morto cadendo da un'impalcatura alta 2 metri. Un altro operaio che lavorava nella ditta Lavor Metal a Loreggia, nel Padovano, è deceduto dopo essere caduto da un'impalcatura di 5 metri. Un camionista a Capaci, Giuseppe Costantino, è stato travolto dal suo tir.
I sindacati tornano a chiedere sicurezza per i lavoratori
Questa drammatica sequenza di morti sul lavoro è arrivata all'indomani di un primo incontro interministeriale a Palazzo Chigi, alla presenza del Presidente del Consiglio Mario Draghi, con i sindacati, proprio sul tema della sicurezza. E il leader della Cgil Maurizio Landini, in un'intervista rilasciata al quotidiano torinese La Stampa, è tornato a chiedere lo stop per le aziende, in cui avvengono incidenti mortali, sino a quando non siano ripristinate le norme di sicurezza. Il giudizio sul dossier sicurezza, che viene preparato insieme alla Presidenza del Consiglio è positivo, per Landini si stanno facendo "progressi veri". Il ministro del Lavoro Orlando che aveva partecipato alla riunione, aveva già preannunciato nel breve periodo una serie di norme in arrivo per arginare l'emergenza. La serie degli incidenti di queste ultime ore, come ha dichiarato ancora Landini, dimostra l'urgenza di agire. "Qualità del lavoro, salute e sicurezza devono diventare una priorità nazionali", ha aggiunto. "Vanno aumentati i poteri ispettivi e le sanzioni - ha spiegato poi Landini- Con Draghi abbiamo condiviso la necessità che nelle imprese che non rispettano norme, o che sono soggette a incidenti, le attività possano essere sospese sino a che non si ripristinino le condizioni di sicurezza. Una delle richieste che in questi giorni i sindacati stanno facendo a gran voce, è anche di incrementare le assunzioni negli ispettorati per il lavoro, nelle Asl e servizi territoriali.