Morto in Valmalenco, autopsia, nessun segno violenza
26 dicembre 2018, ore 21:00
L’ipotesi concreta è che Mattia Mingarelli possa essere stato vittima di un incidente
Nessun segno di violenza e l'ipotesi che Mattia Mingarelli possa essere stato vittima di un incidente. In estrema sintesi è questo l'esito, al momento ancora parziale, dell'autopsia eseguita nel pomeriggio all'ospedale di Sondrio, sul cadavere del 30enne rappresentante di commercio di Albavilla (Como), il cui corpo è stato ritrovato nel bosco la vigilia di Natale da alcuni sciatori sulla seggiovia di Chiesa in Valmalenco. L’ipotesi, da quanto emergerebbe dall’esame eseguito dal dottor Paolo Tricomi di Lecco, e che Mingarelli potrebbe essere stato vittima di un incidente in montagna. Il giovane aveva raggiunto quella stessa zona lo scorso 7 dicembre per trascorrere il weekend dell'Immacolata nella baita affittata dalla famiglia e che si trova vicina al rifugio "Barchi" il cui gestore aveva poi rinvenuto nella neve il cellulare della vittima. L’uomo era stato anche l’ultimo ad averlo visto.