Mosca insiste sulla pista ucraina per l'attentato. Si prepara anche a citare in giudizio Kiev per terrorismo
01 aprile 2024, ore 15:00
Proseguono le indagini sul Crocus City Hall, fermati alcuni miliziani stranieri in Daghestan. Chiesto anche l'arresto del capo degli 007 ucraini
Il governo di Kiev sarà citato in giudizio davanti alle corti internazionali con l’accusa di coinvolgimento in atti di terrorismo sul suolo russo. Ad annunciarlo è stata la portavoce del ministero degli esteri di Mosca Maria Zakharova, spiegando che si sta preparando tutta la documentazione del caso e che le indagini sull’attacco al Crocus City Hall sono ancora in corso e saranno oggetto di una nota a parte. Per l’attentato, costato la vita a 140 persone e rivendicato dall'Isis, la Russia insiste sulla pista ucraina. Ieri le autorità hanno chiesto l’arresto e l’estradizione, tra gli altri, del capo degli 007 di Kiev Vasily Malyuk, ribadendo che gli "investigatori hanno trovato prove". Nel corso di un'operazione nella repubblica russa del Daghestan intanto sono stati arrestati alcuni miliziani stranieri che avrebbero finanziato i terroristi. Lo affermano i servizi d'intelligence russi, citati da Ria Novosti. La cellula sarebbe stata composta da 4 persone e avrebbe anche programmato un nuovo attacco nella città di Kaspiysk, contro i "raduni di massa".