Mosca, referendum validi. Medvedev, la Russia ha il diritto di usare l’arma nucleare
Mosca, referendum validi. Medvedev, la Russia ha il diritto di usare l’arma nucleare
27 settembre 2022, ore 13:30
Ultimo giorno di referendum nelle aree ucraine “liberate” dai russi. Torna lo spettro dell’atomica, mentre i russi continuano a fuggire dalla mobilitazione militare
Il presidente Putin si appresta ad annunciare l'adesione delle regioni occupate dell'Ucraina alla Federazione Russa, referendum considerati "una farsa" dall'Occidente, ma il portavoce del Cremlino Peskov avverte che Mosca interverrà per garantire la sicurezza aree liberate. Nel frattempo il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza, Dmitry Medvedev torna a minacciare l’uso di armi nucleari e si dice convinto che se Mosca sarà costretta ad usare l’arma più terribile contro Kiev la Nato non interferirà direttamente nel conflitto. Putin intanto provoca gli Stati Uniti e concede la cittadinanza russa a Edward Snowden. L'ex talpa della Nsa sarà esentata dalla mobilitazione militare parziale. Mentre aumentano i russi in fuga dall’arruolamento forzato, il Kazakistan promette loro protezione. Rischia infine di aggravarsi la crisi energetica, le fughe di gas da entrambi i gasdotti russi forse per attacchi con denunciati danni senza precedenti per Berlino non è una coincidenza.
L’ONU CHIEDE RILASCIO MANIFESTANTI ARRESTATI
Il Cremlino deve fronteggiare l’ondata di proteste contro la mobilitazione militare. E le reprime con gli arresti. Quasi 2.400 manifestanti sono stati fermati, lo ha affermato oggi a Ginevra l'Ufficio dell'Alto commissariato Onu per i diritti umani chiedendo il rilascio di tutte le persone arrestate "arbitrariamente". Secondo l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Ravina Shamdasani "Al 26 settembre, secondo notizie credibili, circa 2.377 manifestanti erano stati arrestati in varie località del Paese. Non è chiaro quante persone rimangano in detenzione", ha aggiunto. "L'arresto di persone solo per aver esercitato i loro diritti di riunione pacifica e libertà di espressione costituisce una privazione arbitraria della libertà. Chiediamo l'immediato rilascio di tutti coloro che sono detenuti arbitrariamente e che le autorità rispettino i loro obblighi internazionali di rispettare e garantire i diritti alla libertà di espressione e di riunione pacifica", ha aggiunto la portavoce.
CREMLINO, RUSSIA PRONTA A NEGOZIATI MA SITUAZIONI CAMBIANO COSI’ COME CONDIZIONI
Nel corso di una conversazione con il leader turco Recep Tayyip Erdogan, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia rimane pronta a negoziare con l'Ucraina, ma con il mutare della situazione cambiano anche le condizioni: lo ha dichiarato ai media il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov, come riporta La Tass. "Il presidente ha detto che, naturalmente, la Russia è pronta a negoziare. Ma quando la situazione cambia, cambiano anche le condizioni", ha detto Peskov.