24 ottobre 2021, ore 18:00
DISASTRO DUCATI: BAGNAIA, IN TESTA, CADE A QUATTRO GIRI DAL TERMINE E REGALA IL TITOLO AL RIVALE DELLA YAMAHA, PRIMO FRANCESE A TRIONFARE IN TOP CLASS. FUORI ANCHE MILLER
Grandi emozioni nel GP del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna, sul circuito di Misano Fabio Quartararo si laurea campione del mondo con due gare di anticipo approfittando della caduta disastrosa di Pecco Bagnaia. Il ducatista, scattato dalla pole position, sembrava avere il pieno controllo della gara. Anche senza il supporto di Jack Miller a fargli da scudiero, l’australiano è caduto nelle prime battute del gran premio, Pecco aveva tenuto a bada tranquillamente gli assalti di Marquez lanciato all’inseguimento sin dai primi giri, ma a quattro giri dal termine una piccola sbavatura all’ingresso di curva 15 ha trasformato quella che sembrava la gara che avrebbe riaperto i giochi nella corsa al titolo piloti, nel primo trionfo in top class per Fabio Quartararo, e per un pilota francese, cui è bastato arrivare quarto, dopo comunque un’ottima rimonta dalla quindicesima posizione.
Giornata di festa anche per Marquez, la cui vittoria è stata oscurata solo dalle celebrazioni per Quartararo e Valentino Rossi: per lo spagnolo si tratta del secondo successo in questa stagione fatta di alti e bassi e fortemente condizionata dalla spalla ancora non ancora recuperata al 100%. Hanno completato il podio Pol Espargaro ed Enea Bastiani.
IL SALUTO DEL DOTTORE
Ha chiuso andando a punti Valentino Rossi, una gara speciale e difficile per lui. Partendo 23° riuscire a chiudere tra i primi dieci è stata una bella fatica per il Dottore, farlo sapendo di essere all’ultima corsa sul suo circuito, davanti ai suoi tifosi dev’essere stato ancora più difficile. Sono accorsi a migliaia per accompagnare il proprio idolo nelle ultime curve della sua straordinaria carriera, un oceano giallo fluo che lo ha seguito in questi 26 anni di carriera straordinaria. Commovente l’abbraccio a fine gara con il fratello Luca Marini che per questa gara ha sfoggiato una livrea per moto e tuta giallo fluo con la scritta “Grazie Vale”. Il giro finale per prendere ancora una volta l’abbraccio dei propri tifosi, accompagnato da un mare di bandiere gialle, striscioni esposti sulle tribune ma anche dai commissari di gara a bordo pista, sono immagini che rimarranno nella storia di questo sport e nei cuori di tutti, Valentino in primis. Un ultimo regalo molto speciale il Dottore lo ha voluto fare proprio durante il giro di parata: fermatosi sotto una tribuna ha salutato il pubblico prima di lanciare il proprio casco, creato appositamente per questa gara, ad un fortunato tifoso che immaginiamo lo conserverà gelosamente per sempre.
“È stato lungo e bello, talmente bello che forse alle ultime due non ci vado. Ho fatto una gara decente!”, le prime parole di Rossi al termine della gara prima di ricevere dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il premio come icona del Made in Italy: «Con questo riconoscimento diciamo grazie a un personaggio non solo protagonista del motorsport, che ha rappresentato l’Italia in tutto il mondo facendo sognare milioni di tifosi», ma che ha anche «fatto viaggiare il Made in Italy ad altissima velocità sulle due ruote. È un premio a una carriera fenomenale», ha aggiunto Di Maio.
LA FESTA DEL DIABLO
"Io non ci credo, non riesco neanche a parlare, magari tra un po' riuscirò a dire qualcosa. È un sogno, è bellissimo essere qui con la mia famiglia, più tardi festeggeremo insieme". Queste le prime parole di Quartaro al termine della gara prima dell’inizio della sua festa, tra fuochi d’artificio, fumogeni e dj set. I complimenti al rientro ai box da parte del team Ducati e di Pecco Bagnaia, l’abbraccio con Jorge Lorenzo. "Quando ho capito che Pecco era caduto, ho pensato che non avrei voluto vincere così. Lo voglio ringraziare per essere venuto a farmi i complimenti in pit-lane a fine gara, è stato molto sportivo. Se ho fatto un anno così è anche grazie a Bagnaia che mi ha fatto spingere tanto. I momenti difficili mi hanno reso più forte".