01 maggio 2024, ore 15:30
Il primo maggio 1994, nella curva Tamburello del Gp di San Marino, il pilota brasiliano perdeva la vita dopo che, a causa di un guasto alla sua Williams, era andato contro le barriere del circuito. Vinse tre titoli mondiali con la McLaren
Sono passati 30 anni da quel primo maggio 1994, il giorno in cui, sul circuito di Imola, Ayrton Senna perse il controllo della sua Williams e si schiantò contro le barriere. Un giorno impresso nella memoria di ogni appassionato di Formula 1 e, più in generale, di ogni sportivo. Il mondo delle monoposto si ferma ancora una volta, a distanza di 30 anni dalla tragica scomparsa del pilota brasiliano, per ricordare uno dei più grandi piloti della storia del motorsport.
LA NASCITA DELLA LEGGENDA
Nato il 21 marzo 1960 a São Paulo, in Brasile, Ayrton Senna da Silva aveva mostrato fin da giovane un talento straordinario nel guidare. La sua carriera in Formula 1 è stata segnata da una serie di successi straordinari che lo hanno reso un'icona di questo sport. Senna debuttò in Formula 1 nel 1984 con il team Toleman, dimostrando da subito di essere un pilota eccezionale e ottenendo risultati sorprendenti considerando le limitate risorse della sua squadra. Magic, però, scrisse pagine importanti con la McLaren, raggiungendo il suo apice e vincendo tre campionati del mondo consecutivi nel 1988, 1990 e 1991.
LA FINE DI UN'ERA
La guida aggressiva e la sua capacità di tirare fuori il massimo dalle vetture resero Ayrton Senna una vera e propria leggenda in pista. La sua morte tragica durante il Gran Premio di San Marino del 1994 scosse il mondo intero. L'incidente, causato dal cedimento dello sterzo della sua Williams mentre percorreva la curva Tamburello ad altissima velocità, portò alla morte del pilota brasiliano. La gara venne interrotta per 40 minuti e terminò con la vittoria di Michael Schumacher. Bernie Ecclestone, ex capo della Formula 1, non volle fermare o annullare la gara dopo quanto era successo e affermò che "Non avrebbe aiutato Senna in alcun modo - spiega - Quando queste cose accadono è tutto così veloce che non hai tempo per pensare. Legalmente si sarebbe dovuto fermare tutto, perché ora sappiamo che è morto sul circuito". Nonostante la sua morte prematura, l'eredità di Ayrton Senna vive ancora oggi. È ricordato non solo per i suoi successi in pista, ma anche per la sua umanità e la sua generosità fuori dal circuito. La Fondazione Ayrton Senna, fondata dalla sua famiglia dopo la sua morte, continua a lavorare per migliorare le condizioni di vita dei bambini e dei giovani in Brasile. La morte di Ayrton Senna ha segnato la fine di un'era nel mondo della Formula 1. La sua rivalità con Prost, i tre titoli mondiali, i podi, il nome di Senna è scolpito nella storia di questo sport non solo per ciò che ha vinto, ma anche e soprattutto per ciò che ha significato per un'intera generazione che grazie a lui ha iniziato a seguire la Formula 1.