Motori, Formula 1, al Mugello vince Hamilton, doppietta Italia nel motomondiale, a Misano primo successo di Morbidelli

Motori, Formula 1, al Mugello vince Hamilton, doppietta Italia nel motomondiale, a Misano primo successo di Morbidelli

Motori, Formula 1, al Mugello vince Hamilton, doppietta Italia nel motomondiale, a Misano primo successo di Morbidelli


13 settembre 2020, ore 17:52 , agg. alle 19:39

Lewis Hamilton ha vinto il Gran premio di Toscana di Formula 1 disputato sul circuito del Mugello, davanti al compagno Bottas e alla Red Bull di Albon, ancora male le Ferrari; nel motomondiale a Misano, in MotoGp doppietta italiana con Morbidelli davanti a Bagnaia

Lewis Hamilton vince il gran premio di Toscana di Formula 1, corso sul circuito del Mugello, al termine di una gara rocambolesca, con due bandiere rosse e tre partenze. Per il pilota inglese è il successo numero 90, ad una sola lunghezza dal record di  Michael Schumacher, sempre più vicino al suo settimo titolo mondiale. Sul podio salgono anche Valtteri Bottas, secondo, e per la prima volta in carriera Alex Albon, su Red Bull. Quarta posizione per la Renault di Daniel Ricciardo che ha preceduto la Racing Point di Sergio Perez e la McLaren di Lando Norris.  Settima la Alpha Tauri di Daniil Kvyat, ottavo posto per la Ferrari di Leclerc,  e nona la Alfa Romeo Racing di Kimi Raikkonen, decimo Sebastian Vettel. 

Gara ricca di colpi di scena

La prima e forse unica al Mugello ha regalato emozioni e colpi di scena: davanti ai 3000 spettatori presenti, per la prima volta in questa stagione post-Covid, incidenti in serie, due bandiere rosse, tre partenze dalla griglia, otto ritirati.  Subito dopo la partenza il primo crash, innescato da problemi alla Red  Bull di Max Verstappen,  tamponato in mischia e finito nella sabbia insieme all'AlphaTauri del vincitore di Monza  Gasly. Safety car in pista, ed alla ripartenza sul rettilineo dei box, Antonio  Giovinazzi con l'Alfa e' arrivato su Kevin Magnussen ad oltre 250  all'ora e l'urto ha coinvolto diverse monoposto,  ma per fortuna lasciando tutti illesi. Gara finita per l'italiano, il danese della Haas, il canadese Latifi con la Williams e anche Carlos Sainz, che solo una settimana fa  aveva festeggiato il secondo posto nel Gp d'Italia. Bandiera rossa per ripulire la pista, e nuova partenza. Le Mercedes hanno allungato, ma al 45/o giro altro colpo  di scena. Stroll e' uscito di pista distruggendo la sua Racing  Point, forse a causa di una foratura. Altra bandiera rossa e nuovo via dalla griglia. L'ultima volta era accaduto nel Gp del  Brasile 2016. Hamilton ha quindi condotto in scioltezza fino alla fine, conquistando vittoria e giro più veloce. In classifica l'inglese allunga, 190 punti, davanti al compagno Bottas, 135 e a Max Verstappen 110. 


Doppietta italiana in Motogp a Misano


Franco Morbidelli su Yamaha Petronas ha vinto la gara precedendo la Ducati Pramac guidata da Francesco  Bagnaia. Quarto Valentino Rossi dietro anche alla Suzuki di Joan  Mir. Quinta posizione  per la Suzuki di Rins davanti alla Yamaha di Vinales e alla Ducati di Dovizioso. Ottava la Honda di Nakagami, poi la Ducati Pramac di Miller e la Ktm di Pol  Espargaro. Caduto ad inizio gara il leader del Mondiale, il francese Fabio Quartararo. Domina dall'inizio alla fine Franco Morbidelli: partito dalla seconda posizione il pilota della  Yamaha Petronas si mette subito al comando e resta davanti a  tutti fino alla bandiera scacchi. Bravissimo anche Francesco  Bagnaia che, al rientro dall'infortunio di Brno, chiude al  secondo posto disegnando una bella doppietta tricolore che  poteva trasformarsi in tripletta se Valentino Rossi non si fosse  fatto passare a pochi metri  dal termine dalla Suzuki di Joan Mir. E che festa per i diecimila arrivati nella terra dei motori. Un campionato che perde a poche curve dal semaforo verde Fabio Quartararo, finito a terra dopo un errore in curva. Il pilota francese si lascia cosi' sfuggire la leadership nel Mondiale a vantaggio di Andrea Dovizioso che nonostante una gara pressoche'  anonima e un magro settimo posto schizza in testa al campionato: non accadeva al pilota della Ducati ufficiale da Austin 2019. 

    


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